Il perchè del mercatino.
L’anno scolastico si è appena concluso, ma le problematiche che sono costretti a vivere gli studenti, a partire dal caro libro, restano ancora in campo, pronte a riesplodere a settembre, quando saranno riaperte le scuole.
La strutturazione del mondo scolastico sul modello aziendale, così come voluto dalle riforme che dagli anni novanta in poi sono state sperimentate sulla pelle di chi in quel luogo opera, non ha di fatto risolto nessuno dei mali cronici che attanagliano la scuola italiana; strutture fatiscenti, caro libro, riduzione costante dei finanziamenti alle scuole pubbliche sono solo alcuni dei temi che ogni anno il movimento studentesco pone all’attenzione della politica. Niente è stato fatto in questi anni dai governi che si sono succeduti alla guida del Paese, anzi si è allargata la piaga della precarietà verso una delle categorie sociali un tempo considerata tra le più stabili, quella degli insegnanti. Oggi, infatti, la classe docente in Italia è entrata in quella fascia che gli economisti definiscono dei “working poor”, “lavoratori poveri”, poiché ricevono una retribuzione media tra le più basse d’Europa. In aggiunta, con le graduatorie bloccate da anni, anche gli spazi per un ricambio generazionale si sono ridotti drasticamente; ciò, non solo ha esasperato la condizione di generale incertezza degli aspiranti docenti, ma soprattutto, sul piano pedagogico, ha prodotto una struttura dell’insegnamento autoreferenziale, con una cronica difficoltà di comprensione e comunicazione fra le due figure, studenti e docenti, sempre più distanti dal punto di vista anagrafico.
Come Giovani Comunisti da tempo proponiamo il comodato d’uso e la distribuzione gratuita dei libri di testo scolastici e universitari, contestando le politiche sul copy-right e la privatizzazione della conoscenza. Nulla c’è da attendersi in questo senso dal governo delle destre, così come nulla abbiamo ottenuto dal precedente di centro-sinistra. Una cosa è però certa: noi non ci arrendiamo e cominciamo da subito a costruire l’opposizione costituente, con la pratica sociale che da anni ci caratterizza. Una pratica che va approfondita utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione e che non deve essere occasionale. La sconfitta elettorale ci ha consegnato per intero tutto il problema del radicamento sociale della sinistra: uscire da questa condizione è indispensabile per ridare vita concreta al nostro progetto politico, alla ricostruzione della sinistra nel nostro paese, alla capacità di dialogo con la società.
E’ in questo quadro che riprendiamo una iniziativa divenuta ormai storica per la nostra organizzazione ad Enna: il “mercatino del libro usato”, una compravendita di libri per le scuole medie e superiori. Il mercatino si terrà nei locali della Federazione provinciale di Rifondazione Comunista, in via Regione Siciliana n° 4. Per tutto il mese di luglio sarà aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20; per qualsiasi informazione i recapiti sono i seguenti: 3402917028; 3898080607; [email protected]. Inoltre, quest’anno l’elenco dei testi disponibili potrà essere comodamente visionato sul nostro sito internet, aggiornato in tempo reale: www.gcenna.wordpress.com. A settembre riprenderemo l’iniziativa, nella speranza che sia l’inizio di un autunno caldo per la libertà dei saperi e l’accesso alla formazione, contro la liberalizzazione delle tasse universitarie, e ancora contro i buoni scuola, i finanziamenti alle scuole private e confessionali.
COORDINAMENTO PROVINCIALE GC -ENNA-