Sig. Presidente, colleghi Consiglieri,
“Mi preme indirizzare la vostra attenzione verso una questione di rilievo tanto ambientale quanto civile e di conseguenza politica, che riguarda in maniera immediata il nostro territorio e che purtroppo non ha, a mio parere, ricevuto la necessaria considerazione né istituzionale (tranne gli Enti direttamente coinvolti), né mediatica e della collettività.Mi riferisco nello specifico al  gravissimo attacco inferto negli ultimi mesi al nostro patrimonio boschivo, paesaggistico e archeologico perpetrato attraverso i numerosissimi incendi dolosi verificatisi nell’area della nostra provincia.  Seppure quello degli incendi estivi è un triste rituale che si ripete con cadenza periodica in queste zone, l’intensità, la frequenza e la premeditazione con le quali nella trascorsa stagione questi territori sono stati interessati da tale piaga non hanno precedenti.
La gravita eccezionale di questi atti criminosi è rappresentata dal fatto che a essere stato colpito al cuore in questa occasione, è il settore di maggior pregio storico-ambientale, protetto delle riserve naturali orientate istituite nella provincia negli ultimi decenni. Nel pomeriggio e nella notte del 26 agosto 2012 un incendio doloso ben congegnato con diversi  punti di innesco sparsi su svariati versanti ha annientato quasi quattrocento dei circa settecento ettari di bosco che costituiscono la riserva del Monte Altesina, mandando in cenere in poche ore un patrimonio secolare. I responsabili di questo scempio non sono stati ancora identificati, e nemmeno gli interessi che si celano dietro un disastro del genere i cui effetti sono stati previsti e la cui esecuzione è stata ben architettata e per nulla improvvisata o casuale.
Lascia parimenti sconcertati, accanto alla violenza del gesto, la sostanziale indifferenza e la mancata sollevazione di un dissenso nella comunità direttamente colpita, di cui larga parte probabilmente non era e non è a conoscenza del valore e dell’interesse del sito in questione.
Gli interventi che seguiranno, poiché conosco le persone invitate, sicuramente meglio di me daranno notizie e informazioni in merito.
Ma la mia mozione odierna ha anche lo scopo di portare a conoscenza dell’assemblea  la costituzione di un comitato spontaneo di cittadini, un piccolo gruppo di persone che attraverso la documentazione diretta, videografica e fotografica del disastro, e attraverso la composizione di un brano musicale autoprodotto, sta cercando di scuotere il torpore a cui siamo culturalmente avvezzi.
Questa iniziativa che ha già ottenuto dei riscontri positivi, sia sulla stampa locale che al di fuori dello specifico territoriale, e che potrebbe diventare, per il tramite del brano, inno o bandiera di una campagna su un fronte più esteso, non si limiterà a queste battute iniziali, ma procederà ulteriormente e con altri mezzi, fino a che non avrà raggiunto risultati significativi.
E’ con grande condivisione che sento di farmi portavoce di questo progetto che vorrebbe estendersi come vero e proprio segnale di protesta, e che in questa sede si fa anche concretamente latore di una richiesta di risposte efficaci e adeguate all’entità del problema posto, da parte delle Istituzioni Provinciali.
Grazie
Il Consigliere
Salvatore Cacciato
 
Come già richiesto nella trattazione di questo punto in Commissione,

i n v i t o

questo Consiglio a deliberare le seguenti proposte:
1)per quanto riguarda la Provincia di Enna di costituirsi parte civile, nell’eventualità in cui le indagini aperte dalle due Procure di Enna e Nicosia si concludano con un processo a carico di persone note o ignote;
2)invitare e sollecitare gli altri Consigli dei Comuni della provincia interessati a procedere ad analoghe deliberazioni.
 
Il Consigliere
Salvatore Cacciato