“Dopo mesi di vergognosa manfrina il Governo deposita il proprio disegno sulla scuola: si tratta di un testo ignobile, che colpisce la dignità di chi lavora e studia, che rivela un’idea di società dominata dal ricatto e dalla discriminazione” – ha dichiarato Luca Cangemi della direzione nazionale del Prc.
“Le scuole sono consegnate chiavi in mano ai presidi e così il destino dei lavoratori e delle lavoratrici dell’istruzione: il dirigente scolastico decide insindacabilmente chi assumere, chi premiare economicamente, la fisionomia della scuola. Libertà d’insegnamento, contratto, diritti diventano parole da archiviare. Un potere di ricatto sovrasta l’istituzione in cui si dovrebbe apprendere a diventare cittadini. L’obiettivo è chiaro: una scuola di servi gestita da un feudatario che risponde solo al sovrano” – continua Cangemi.
“Autoritari gli obiettivi, autoritario lo strumento: il disegno di legge (spacciato per soluzione dialogante) prevede la delega al governo (saltando il Parlamento) per materie delicatissime. Con particolare inquietudine rileviamo l’ampia libertà di manovra che il governo si riserva sugli organi collegiali e sul sostegno.
Infine la beffa per i precari: il balletto delle cifre si conclude al massimo ribasso, con norme da forche caudine per l’immissione e con una condizione d’incertezza che si ripropone.
Siamo di fronte a un progetto che deve essere respinto con la massima fermezza. La scuola e la società italiana sono di fronte ad un bivio, il Pd si è assunto la responsabilità di portare a compimento l’attacco berlusconiano alla scuola pubblica. La risposta non può che essere una lotta durissima” – ha concluso Luca Cangemi.