Dichiarazione di Luca Cangemi, Segretario regionale siciliano PRC
I provvedimenti del governo che tagliano migliaia di posti di lavoro nella scuola hanno, di fatto, aumentato il numero di alunni delle classi degli istituti di ogni ordine e grado, oltre a diminuire drasticamente il personale ATA che svolge essenziali funzioni di vigilanza e collaborazione.
Ciò oltre a comportare gravissimi problemi sul piano didattico ha dirette e potenzialmente disastrose conseguenze sul piano della sicurezza di chiunque frequenti gli edifici scolastici.E’ necessario un immediato intervento di verifica in tutte le scuole siciliane che registrano un gran numero di problemi strutturali affinché la logica dei vincoli ministeriali non provochi il superamento dei limiti massimi di capienza. In particolare è necessario evitare la violazione di quei parametri volumetrici che garantiscono la sicurezza degli alunni e degli operatori all’interno degli ambienti scolastici. La sicurezza e la salute dei cittadini non possono essere subordinate a nessun altro interesse, tanto più nella scuola che nel D.L. 81/08 TESTO UNICO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO, che sostituisce ed integra la legge 626, è indicata come luogo privilegiato per promuovere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Rifondazione comunista chiede a tutti i prefetti delle province siciliane di promuovere un intervento straordinario, per verificare se all’atto della formazione delle classi siano state poste in essere tutte le misure atte a diminuire il livello di rischio per gli alunni ed il personale scolastico tenendo conto della “densità di affollamento”, nelle
misure stabilite dalle norme vigenti.
Il PRC siciliano mette a disposizione le proprie strutture per raccogliere segnalazioni di violazioni delle leggi sulla sicurezza e per promuovere azioni legali.