Dopo dieci giorni di agonia è morto George Samir,il cittadino albanese che il 16 marzo scorso si è dato fuoco per non essere stato pagato dal suo datore di lavoro.
George lavorava nelle serre,un lavoro che i vittoriesi non sono più disposti a fare:ci mancherebbe, per questo ci sono i tunisini o gli albanesi,che coprono più dell’80% della manodopera.Non solo.George lavorava e non veniva pagato,cioè era uno schiavo.Io penso che il problema è più grande di quello che appare:non è solo un suicidio,è un grido di rabbia di un uomo sfruttato e sottomesso.
Qualche settimana fa la CGIL di Vittoria ha rivelato che esistono molti casi di sfruttamento sessuale ai danni di donne straniere da parte dei datori di lavoro.Le donne dell’Est Europa sono costrette a prostituirsi nelle campagne iblee per 10 euro a prestazione sessuale, dopo aver passato la giornata nelle serre per la misera paga di 20 euro. Raccoglitrici di pomodorini, soprattutto rumene, che in seguito agli abusi subiti restano incinte e abortiscono.
Schiavismo e prostituizione a Vittoria. Spero tanto che chi ha la competenza risolva al più presto questo fenomeno disumano che getta fango su chi,come George,lavorava per portare i soldi ai suoi cari.