L’inquinamento del territorio di Partinico è una storia lunga che si trascina da almeno un trentennio e che ha visto tra gli altri come protagonista assoluta la distilleria Bertolino. Una storia spesso caratterizzata da ambiguità, amministratori poco coraggiosi, a volte anche accondiscendenti verso i poteri forti.
Non sono mancati episodi strani che vedevano acque da scure diventare chiare prima che arrivassero i controlli, leggi che lasciavano presupporre di essere state realizzate per rispondere ad esigenze privatistiche, concessioni al limite della regolarità o addirittura irregolari con funzionari a volte direttamente collusi. La recente pubblicazione delle intercettazioni telefoniche di un colloquio tra la signora Antonina Bertolino e Gianni Lapis, inquisito e arrestato per diversi reati, nel quale la titolare della distilleria pregava il tributarista di Vito Ciancimino di fare cambiare, in suo favore, la legge sullo smaltimento delle vinacce esauste, ne è la conferma.