Hanno manifestato ancora una volta la loro rabbia contro un sindaco – Raffaele Stancanelli – che trova i soldi per pagare i consulenti ma non per i loro stipendi, questa mattina a Catania, le lavoratrici delle cooperative sociali che per conto del comune svolgono il servizio di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili.
In sit-in prima in piazza Università e poi in piazza Duomo, accompagnate da una delegazione della Federazione della Sinistra che ne condivide la battaglia, in testa i segretari provinciali dei Comunisti italiani-FdS e di Rifondazione comunista-Fds, Salvatore La Rosa e Pierpaolo Montalto, le lavoratrici hanno ribadito come da mesi non vengano pagate e che finora hanno garantito il servizio solo per non danneggiare gli assistiti già penalizzati dall’età avanzata o dall’handicap. Senso di responsabilità che però potrebbe venir meno senza un segnale concreto da parte dell’amministrazione comunale.
Le dipendenti delle cooperative sociali, insieme a Montalto e La Rosa e al responsabile provinciale Lavoro del Pdci-FdS, Salvatore Torregrossa, hanno quindi ribadito la richiesta al sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali di congelare i loro emolumenti e usare quelle somme per pagare almeno in parte il debito del Comune.
“Ma la verità – hanno detto ancora i due dirigenti della FdS – è che questo sindaco non ha affatto risanato la situazione disastrosa delle casse comunali, anche se continua a fare propaganda, e non è capace di dare risposte se non aggressive a chi rivendica soltanto i propri diritti”.
Per La Rosa e Montalto, che hanno ricordato come siano circa mille i lavoratori del socio-assistenziale esasperati per il mancato pagamento degli stipendi, “Stancanelli, se non è in grado di governare e di gestire l’ordinaria amministrazione, ha una sola cosa da fare: dimettersi e liberare la città dalla sua presenza”.