Palermo 23 gennaio – Al di là della disperata ricerca di qualche riga di pubblicità sui giornali – dichiara Vincenzo Fumetta della segreteria regionale di Rifondazione Comunista Sicilia – le prime dichiarazione pubbliche del consigliere comunale Giorgio Calì, il neo leghista palermitano folgorato sulla strada della nuova xenofobia che avanza, lo rendono politicamente incompatibile con il suo incarico di consigliere comunale facente parte della Consulta delle Culture di Palermo.
Ricordo al consigliere leghista – continua Fumetta – che il progetto della Consulta delle Culture è nato per facilitare l’integrazione politica e sociale dei migranti che risidedono nella nostra città, e non certo per aiutarli a casa loro, come ha dichiarato lo stesso Calì. L’integrazione tra culture e la solidarietà tra diversi sono i compiti principali per cui lavora la Consulta delel Culture, e questo è incompatibile con il concetto di emarginazione dello straniero su cui la Lega fonda la sua ideologia.
Per queste ragioni, pur nel leggittimo ravvedimento politico del consigliere Calì – conclude Fumetta – sarebbe opportuno che lo stesso ritrovi un minimo di coerenza e si dimetta dall’incarico che ricopre all’interno della Consulta delle Culture, in alternativa deve essere il Consiglio Comunale di Palermo a rimuoverlo nominando un altro consigliere comunale, perchè il quarto pilastro della politica cittadina deve lavorare con la serenità e con la consapevolezza che tutti i loro membri, pur nelle differenze culturali e politiche, lavorano per uno scopo comune.