Catania 29 ottobre – Il terzo governo Crocetta nasce nel segno della continuità con le fallimentari esperienze precedenti, con la regia predominante di Confindustria Sicilia, che mantiene decisive leve di comando. Con l’aggravante – dichiara Mimmo Cosentino Segretario Regionale di Rifondazione Comunista Sicilia – di un sostanziale commissariamento operato dal governo Renzi, per imporre un risanamento del bilancio regionale con misure liberiste a danno delle tutele sociali, della crescita economica, del mondo del lavoro dipendente.
Il blocco affaristico-mafioso, che negli ultimi anni ha avuto modo di ricostruire e rilanciare i propri interessi, attraverso le clientele, la lottizzazione delle risorse e la emcentificazione dell’isola, non viene messo in discussione – continua l’esponente politico – anzi, con la promozione di figure legate al passato di Mannino, Cuffaro e Lombardo, ha l’occasione di un ulteriore rafforzamento. Contro l’imbroglio di una “rivoluzione” presunta, trasformista e consociativa, si pone più forte la necessità di un’opposizione sociale e politica di una sinistra da unire, per affermare l’alternativa di una Sicilia dei beni comuni e dei diritti, contro il Muos, le trivellazioni, le devastazioni ambientali, la desertificazione produttiva.
Rifondazione comunista – conclude Cosentino – e’ impegnata con i propri militanti nelle mobilitazioni organizzate dai comitati de L’Altra Europa con Tsipras nei diversi territori dell’isola, e che culmineranno nella manifestazione regionale del 22 Novembre a Palermo, per cacciare Crocetta e sciogliere l’Ars e il ritorno alle urne.