Le notizie che oggi hanno invaso i nostri organi di informazione, relativamente al sequestro del patrimonio riconducibile a Giammarinaro, ci fanno riflettere sullo stato della politica nella nostra provincia.

Una politica in cui interi apparati politici si creano intorno ad interessi economici illeciti, riuscendo a condizionare la vita di comuni, province, regione e raggiunge l’apice quando nomina ministro Saverio Romano nel governo Berlusconi.

Noi però non possiamo accettare questo stato di cose e dobbiamo accentuare il nostro impegno per riportare la questione morale al centro dell’agenda politica nel nostro territorio.

Pensiamo che le forze politiche estranee a questo sistema hanno l’obbligo di dedicarsi esclusivamente all’affermazione del bene collettivo, affidato alla gestione pubblica.

Fa rabbia dover rilevare che i lucrosi affari, che sono stati descritti dai giornali odierni, si siano sviluppati intorno al mondo della sanità; ciò significa che c’è gente, senza scrupolo, che specula sulla salute dei cittadini, contribuendo, direttamente o indirettamente, ad alimentare così i casi di malasanità, gli sprechi, e costringendo i malati, nel momento di massimo bisogno, a dover ricorrere alla fuga dalla propria terra per sperare in un’assistenza sanitaria degna di questo nome.

La stessa gente che riesce a condizionare il voto degli utenti, magari ricattandoli forti della propria posione che permette di distribuire prestazioni sanitarie.

Saranno gli organismi preposti a giudicare su Giammarinaro, non per la prima volta, ma il nostro giudizio morale deve andare oltre la singola vicenda giudiziaria.

I politici che hanno tratto beneficio dai rapporti con Giammarinaro, Lo Giudice, Romano devono essere additati tra coloro che hanno contribuito allo sfascio della nostra sanità e dei nostri enti locali, e se avessero un minimo di dignità dovrebbero abbandonare la scena pubblica, iniziando dal sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi.

Ma sappiamo che non lo faranno.

Noi rinnoviamo il nostro impegno per ridare voce ai cittadini stanchi di subire le angherie di una classe dirigente senza scrupoli e per affermare la necessità di una maggiore partecipazione di tutti alla cosa pubblica.

Francesco Angileri

Segretario Federazione di Trapani

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra