su licatalive24.it, 16 ottobre 2012
La campagna elettorale favarese in vista delle regionali non ha ancora entusiasmato. Il primo candidato favarese a scuotere la gente mettendoci la faccia in un comizio è stato Manuele Schembri candidato nella lista “Fava Presidente” in quota Rifondazione Comunista. Per l’occasione, il circolo “A. Lombardo” di Favara ha avuto l’onore di ospitare il segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.
È stato semplicemente un comizio animato dal tipico fervore politico degli anni 70’ quando si parlava alla gente di cose molto semplici, e si faceva politica solo per passione. A mediare la manifestazione ci ha pensato Antonio Palumbo, segretario provinciale del partito. “ Dovete votare Manuele Schembri perché è stato l’unico candidato che si è regolarmente presentato in piazza tra la gente propiziando battaglie di interesse collettivo sia nel mondo associazionistico che politico” ha praticamente urlato il consigliere comunale. Lo stesso Schembri nel suo intervento ha spiegato i motivi della sua candidatura. “ Gli altri candidati fino a qualche giorno fa cercavano un partito o una lista civica dove candidarsi”, io invece, non ho avuto di questi problemi perché sono stati gli stessi giovani del mio partito ha propormi questa candidatura che io ho accettato con entusiasmo”. Successivamente il candidato all’ARS ha parlato di programmi. Temi ricorrenti sono stati la sanità, la legalità, la viabilità e la riduzione dei costi della politica. Nella speranza di rendere più fruibile questo programma elettorale, Schembri ha anche realizzato un opuscolo che raccoglie nel dettaglio tutti i progetti che mirano a migliorare il nostro territorio. Infine è stato il turno di Paolo Ferrero. Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha parlato di temi semplici che il folto pubblico presente ha recepito applaudendo costantemente la sua orazione.
Si è parlato di redistribuire i beni, di tassare i grandi patrimoni, di non fare la guerra a nessun popolo, di non finanziare le banche e gli armamenti bellici, e di potenziare lo stato sociale.
Durante il suo discorso Ferrero ha anche lanciato una stoccata agli altri partiti politici che cavalcano l’onda antipolitica. “Vorrei sapere” dichiara Ferrero “dove sono stati in tutti questi anni tutti i candidati all’interno delle liste che oggi si presentano alla popolazione come alternative !
Noi a loro differenza facciamo politica 365 giorni l’anno sia in campagna elettorale che non”. Infine Ferrero ha invitato la gente a firmare per i 2 Referendum nazionali che il partito sta proponendo in tutto lo stivale. Uno riguarda l’abrogazione dell’articolo 8 che praticamente schiavizza i lavoratori, l’altro riguarda il ripristino dell’articolo 18 che tutela il posto di lavoro. Alla fine del comizio decine di persone si sono recati presso lo stand allestito dal partito per firmare i referendum.