di Matteo Bartolocci su il Manifesto del 13/12/2009
«Dobbiamo uscire dalla Seconda Repubblica prima che sia troppo tardi». Paolo Ferrero, segretario del Prc, venerdì ha scritto una lettera a tutti i segretari di opposizione per fare un fronte comune contro Berlusconi. Accoglie quindi con favore l’altolà dell’Udc.
Con chiunque pur di bloccare l’assalto alla Costituzione?
Anche con il diavolo. Berlusconi è un fascista e un piduista con propositi dichiaratamente eversivi. E’ evidente che userebbe il voto anticipato per sfasciare la Costituzione e le regole democratiche. Contro questo disegno bisogna assolutamente fare un’alleanza con tutti coloro che sono a favore della Costituzione e della legalità. Un’intesa che smonti la legge elettorale e faccia una riforma proporzionale «tedesca».
Che c’entra la legge elettorale?
Nel disastro sociale ed economico in cui ci troviamo il «porcellum» è il punto che permette a un’ipotesi estremistica come quella di Berlusconi di governare nominando personalmente il 60% dei deputati. La situazione in cui viviamo è eccezionale. Bisogna agire su due piani. Il primo è la difesa della Costituzione. E su questo posso allearmi anche con Casini. Ma la difesa della democrazia è necessaria ma non sufficiente. C’è anche il piano della società, dove discutiamo con tutti, non solo con Berlusconi. Non a caso il cuore della nostra campagna referendaria è il no alla precarietà e l’abrogazione della legge 30. La sinistra deve essere capace di fare le due cose insieme. Restare solo sulla democrazia è perdente e incomprensibile per chi non sa come arrivare a fine mese. E affrontare solo il problema sociale senza riconoscere l’emergenza democratica è una scelta obiettivamente miope e settaria.
Alleati sì ma non di governo?
Con Padoa Schioppa posso benissimo difendere la Costituzione ma con lui non farò mai più il ministro. Non siamo interessati al governo ma vogliamo uscire da questa Repubblica fasulla nata dopo «mani pulite» che è una concausa del disastro italiano. Quindi: niente alleanze tipo «progressisti» e niente accordi di desistenza come nel ‘96. Ci alleiamo per impedire a Berlusconi di governare e per cambiare le regole in senso democratico.
Sarete in piazza a difesa della Costituzione come chiede Articolo 21?
Certo che sì. Noi ci saremo.