Ho appreso ora dell’esistenza del documentario ” La crociera delle bucce di banana ” grazie alla puntuale segnalazione di Aimee Carmoz, sempre in prima linea sulle questioni ambientali, affrontati senza rigori ideologici, ma solo col buon senso e la logica che sono, di per sè, intrinseche nelle questioni riguardanti le tematiche dell’ambiente.
Raramente il titolo di un’opera letteraria o cinematografica ti dà l’idea completa del messaggio che la stessa opera intende divulgare, ma, nel caso del documentario di Salvo Manzone, si capisce da subito quanta follia ci sia nello sprecare tante risorse pubbliche per trasportare in crociera tra le Eolie e Milazzo bucce di banana e tanto umido che , riciclato in loco, rappresenterebbe, invece, un bene prezioso per la terra che lo produce, terra sempre più povera di humus, sempre piú degradata dal punto di vista organolettico.
L’homo sapiens moderno, nonostante tutti i segnali di allarme che quotidianamente vengono propinati da mass media e da studi scientifici, continua a sottovalutare i rischi connessi ad una allegra gestione dell’ambiente, ma , per mera strafottenza, sottovaluta anche i vantaggi economici che una attenta gestione dei rifiuti fanno di un normale Comune un Comune Virtuoso.
È tanto difficile comprendere come i milioni di euro spesi per trasportare bucce di banane e tante altri rifiuti riciclabili, che altrove rendono soldoni, potrebbero essere utilizzati per il trasporto di persone o per altre finalità sociali?
Da qualche anno l’umido prodotto a casa mia, sommato al composto prodotto con un piccolo biotrituratore che sminuzza gli avanzi vegetali del mio giardino, quelli che una volta venivano bruciati, mi permettono di concimare biologicamente il mio orto con compost autoprodotto, interamente biologico, a costo quasi zero.
Il terreno così ben trattato riacquista gli elementi che generosamente aveva elargito; il sottoscritto, oltre ad un risparmio economico, ci guadagna in salute ed in gratificazione.
Cose da poco ? Nient’affatto !
Cose concrete, ma che tardano ad entrare nella nostra mentalità .
Il mio invito a chi possiede un giardino è quello di cominciare a riciclare l’umido prodotto. All’amministrazione Comunale rinnovo, sempre piú convinto, l’invito a prendere esempio dai comuni che già attuano simili politiche ecologiche.
Se gestiti in modo razionale, i rifiuti ( umido, carta, plastica, alluminio, vetro ) rendono e rendono bene e creano posti di lavoro.
Ha intrapreso la nostra Amministrazione una nuova politica dei rifiuti?
Perché per la nostra comunità i rifiuti devono ancora rappresentare uno spreco di risorse economiche e non un investimento ?
Da cittadini che amano la propria terra cominciamo a dare il buon esempio a chi tarda ancora a capire quanto sia assurdo continuare a gestire i rifiuti con criteri che ormai appartengono al medioevo delle politiche ambientali.
Mandiamo in crociera chi se lo merita, non le bucce di banana!
Dr. Giovanni Iacolino , Consigliere Comunale de “La Sinistra”