di Stefano Galieni per Liberazione del 26 settembre 2009
Dal palco hanno parlato esponenti politici nazionale e rappresentanti del mondo associativo antimafia. A introdurre è stato il segretario del Pd locale Bruno Fiore che ha duramente contestato il tentativo operato dall'”ancora per poco” sindaco di Fondi Parisella di boicottare e impedire la manifestazione. A seguire il segretario nazionale del Pd Dario Franceschini che dichiarandosi totalmente schierato dalla parte dei cittadini onesti di Fondi, ha espresso la preoccupazione per un paese in cui si vuole impedire l’utilizzo della piazza quale luogo di espressione di pluralismo. Durissimo l’intervento di un rappresentante dell’associazione Caponnetto che ha denunciato l’isolamento in cui per troppo tempo è stata costretta la battaglia per la legalità a Fondi. Di questione nazionale e non limitabile al solo territorio pontino ha parlato Paolo Ferrero, segretario del Prc. Il suo è stato un intervento efficace e interrotto da continui applausi, perché partendo dai due casi più eclatanti di ingerenza dell’economia criminale nella politica – Fondi e Paternò in Sicilia – ha disegnato il quadro di un paese in cui il nesso tra criminalità organizzata e istituzioni sembra intenzionato a non sciogliersi. «Perché – ha domandato – un ministro dell’Interno della Lega Nord non riesce a far sciogliere due consigli comunali chiaramente collusi con la mafia, e contemporaneamente un sindaco del suo stesso partito decide di far togliere nel bergamasco la titolazione di una biblioteca ad un eroe antimafia?». Una domanda retorica ovviamente, la risposta va cercata nella ormai generalizzata espansione della macro criminalità al nord come al sud. Ferrero si è augurato che questa volta il ministro mantenga la promessa fatta e che il consiglio comunale di Fondi venga sciolto, per poi ridare ai cittadini il diritto di scegliere da chi farsi rappresentare. Toccante la testimonianza di Ignazio Cutrò imprenditore di un paesino della Sicilia, costretto a vivere sotto scorta perché ha denunciato una banda di esorsori. L’imprenditore ha invitato commercianti e imprenditori ad avere coraggio e a denunciare i propri sfruttatori. A seguire hanno poi parlato Stefano Pedica, senatore dell’IdV. Presenti fra gli altri esponenti di Sinistra e Libertà, nonché, per il Prc Giovanni Russo Spena, il capogruppo alla regione Ivano Peduzzi, la segretaria regionale Loredana Fraleone. Ma la cosa più importante, che si collega alla speranza di un futuro migliore reiterata da Ferrero, era nella presenza di tantissimi giovani decisi a continuare questa lotta.