Mozione del consigliere provinciale Francesco Andaloro su immediato ritiro dell’Italia dalla coalizione d’intervento in Libia
MESSINA, 24/03/2011 – “Il sottoscritto consigliere provinciale Francesco Andaloro, con la presente chiede che venga inserita all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio provinciale, con carattere d’urgenza, la seguente
MOZIONE RISOLUZIONE CONTRO LA GUERRA IN LIBIA
Il Consiglio provinciale di Messina

PREMESSO CHE
È in corso contro la Libia una vera e propria guerra condotta da diverse potenze occidentali, l’Italia fra queste che, con il pretesto di difendere i diritti umani della popolazione civile, ha come obiettivo principale il controllo delle risorse energetiche, in primis il petrolio e il gas naturale di cui il sottosuolo è ricco, e il tentativo di riportare sotto il proprio controllo il mondo arabo attraversato nelle settimane scorse da rivolte popolari a sfondo sociale;
Che l’intervento militare guidato dalla Nato, dagli Usa, da potenze ex coloniali e da Stati Arabi che in casa loro sparano sulle manifestazioni popolari, non può avere finalità umanitarie, come dimostra il numero dei morti civili in rapida ascesa, ma rappresenta un tentativo di ricolonizzazione e occupazione che contrasta con la carta delle Nazioni Unite e con l’articolo 11 della nostra Costituzione;
Che l’intervento armato in Libia rappresenta l’ennesima tragedia imposta a quel popolo ed allontana la prospettiva di una Libia unita, indipendente, repubblicana e democratica, sola alternativa ai progetti di spartizione e balcanizzazione che la renderebbero facile preda della voracità delle multinazionali e delle potenze straniere;
CONSIDERATO CHE
Occorre ribadire sempre la netta condanna del regime dispotico di Gheddafi e le gravi complicità che hanno caratterizzato la relazione tra il governo italiano e quel regime a cui era stato affidata la repressione e il contenimento manu militari dei profughi e degli immigrati;
Che si poteva immediatamente intervenire durante i primi giorni delle rivolte contro Gheddafi, per far cessare il massacro contro i civili, per aprire un corridoio umanitario nei confronti dei ribelli, per garantire protezione e asilo politico ai disertori e ai profughi;
CONDANNA
Senza se e senza ma i bombardamenti in atto sulla Libia condotti da alcune Potenze occidentali con la complicità dell’Italia e chiede che sia interdetto l’uso delle basi collocate sul nostro territorio dalle quali parte l’aggressione militare
CHIEDE CHE
La Provincia regionale di Messina si faccia portavoce nei confronti del Governo nazionale per sostenere la richiesta del ritiro immediato dell’Italia dalla coalizione «dei volenterosi», la contrarietà all’utilizzo del territorio italiano come supporto agli eserciti in guerra e il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana («L’Italia ripudia la guerra»);
Che il presidente della Provincia regionale di Messina assuma un’iniziativa nei confronti del Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace affinché sia assunta da Comuni, Province e Regioni, unitamente con la società civile ed il mondo dell’associazionismo, un’immediata mobilitazione per la pace e contro la guerra, per l’immediato cessate il fuoco ed il sostegno ai profughi e alle vittime del conflitto”.
Il consigliere P.R.C.
Francesco Andaloro

Mozione del consigliere provinciale Francesco Andaloro su immediato ritiro dell’Italia dalla coalizione d’intervento in Libia
MESSINA, 24/03/2011 – “Il sottoscritto consigliere provinciale Francesco Andaloro, con la presente chiede che venga inserita all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio provinciale, con carattere d’urgenza, la seguente
MOZIONE RISOLUZIONE CONTRO LA GUERRA IN LIBIA
Il Consiglio provinciale di Messina

PREMESSO CHE
È in corso contro la Libia una vera e propria guerra condotta da diverse potenze occidentali, l’Italia fra queste che, con il pretesto di difendere i diritti umani della popolazione civile, ha come obiettivo principale il controllo delle risorse energetiche, in primis il petrolio e il gas naturale di cui il sottosuolo è ricco, e il tentativo di riportare sotto il proprio controllo il mondo arabo attraversato nelle settimane scorse da rivolte popolari a sfondo sociale;
Che l’intervento militare guidato dalla Nato, dagli Usa, da potenze ex coloniali e da Stati Arabi che in casa loro sparano sulle manifestazioni popolari, non può avere finalità umanitarie, come dimostra il numero dei morti civili in rapida ascesa, ma rappresenta un tentativo di ricolonizzazione e occupazione che contrasta con la carta delle Nazioni Unite e con l’articolo 11 della nostra Costituzione;
Che l’intervento armato in Libia rappresenta l’ennesima tragedia imposta a quel popolo ed allontana la prospettiva di una Libia unita, indipendente, repubblicana e democratica, sola alternativa ai progetti di spartizione e balcanizzazione che la renderebbero facile preda della voracità delle multinazionali e delle potenze straniere;
CONSIDERATO CHE
Occorre ribadire sempre la netta condanna del regime dispotico di Gheddafi e le gravi complicità che hanno caratterizzato la relazione tra il governo italiano e quel regime a cui era stato affidata la repressione e il contenimento manu militari dei profughi e degli immigrati;
Che si poteva immediatamente intervenire durante i primi giorni delle rivolte contro Gheddafi, per far cessare il massacro contro i civili, per aprire un corridoio umanitario nei confronti dei ribelli, per garantire protezione e asilo politico ai disertori e ai profughi;
CONDANNA
Senza se e senza ma i bombardamenti in atto sulla Libia condotti da alcune Potenze occidentali con la complicità dell’Italia e chiede che sia interdetto l’uso delle basi collocate sul nostro territorio dalle quali parte l’aggressione militare
CHIEDE CHE
La Provincia regionale di Messina si faccia portavoce nei confronti del Governo nazionale per sostenere la richiesta del ritiro immediato dell’Italia dalla coalizione «dei volenterosi», la contrarietà all’utilizzo del territorio italiano come supporto agli eserciti in guerra e il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana («L’Italia ripudia la guerra»);
Che il presidente della Provincia regionale di Messina assuma un’iniziativa nei confronti del Coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace affinché sia assunta da Comuni, Province e Regioni, unitamente con la società civile ed il mondo dell’associazionismo, un’immediata mobilitazione per la pace e contro la guerra, per l’immediato cessate il fuoco ed il sostegno ai profughi e alle vittime del conflitto”.
Il consigliere P.R.C.
Francesco Andaloro