Per l’attuazione del risultato referendario, per la riappropriazione sociale e la tutela dell’acqua e dei beni comuni, per la pace, i diritti e la democrazia, per un’alternativa alle politiche d’austerità del Governo e dell’Europa
Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria il Governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare la gestione dell’acqua ai privati, in particolare con un nuovo sistema tariffario.
Non solo. BCE, poteri forti finanziari e Governo utilizzano la crisi economico-finanziaria per rendere definitive le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, di smantellare i diritti del lavoro, del welfare e dell’istruzione, precarizzando dell’intera vita.
E’ in atto il tentativo di imporre definitivamente il dominio delle “esigenze dei mercati” sulla democrazia.
Il 2 giugno è da sempre la festa della Repubblica, ovvero della res publica, di ciò che a tutte e tutti appartiene. Una festa, ormai da anni, trasformata in parata militare, come se quella fosse l’unica funzione rimasta ad un “pubblico”
Ma la Repubblica siamo noi.
Le donne e gli uomini che difendono l’acqua e i beni comuni, un welfare universale e servizi pubblici, i diritti del lavoro; che vogliono la fine della precarietà, il diritto alla salute e all’abitare,l’istruzione, la formazione e la conoscenza,la trasformazione ecologica della produzione.