Dichiarazione di Maria Merlini, Segreteria regionale, responsabile Scuola e Università
I più recenti dati rivelano come la dispersione scolastica sia un drammatico problema, che registra in Sicilia le sue massime punte di gravità.
Non è una tragedia senza colpevoli. La responsabilità sta tutta nelle politiche di massacro dell’istruzione pubblica che sono da anni state adottate a livello nazionale e regionale. I tagli ministeriali al tempo scuola, le drammatiche omissioni della regione Sicilia e della gran parte degli Enti locali in materia di strutture e servizi hanno determinato il contesto per il quale la scuola in Sicilia, nonostante i grandi sforzi di migliaia di docenti e ata, registra una grave sconfitta nella sua lotta quotidiana contro il disagio sociale e la deprivazione culturale.
E’ necessario reagire con un grande piano di rilancio della scuola pubblica a partire dalle grandi aree periferiche, dove più forte è il fenomeno, con una scelta politica netta che restituisca quanto è stato tolto alla a scuola in questi anni in termini di personale e di strutture. Sconfiggendo la politica di questo governo, tuto impegnato in operazioni truffaldine come i concorsi.