Palermo 6 gennaio 2013 – Mentre a Trapani infuria la polemica sulle dichiarazioni del Consigliere “socialista” Andrea Vassallo di istituire un autobus per soli neri, mentre è stato fatto oggetto dell’ennesimo attentato di matrice mafiosa Pino Maniaci a Partinico, mentre parte dell’opinione pubblica e della classe politica isolana si commuove dopo la visita di Totò Cuffaro a Raffadali, ad ovest di Palermo, nel regno di Matteo Messina Denaro e dei suoi vassalli istituzionali, si registra almeno una buona notizia. E’ stato reso pubblico il bando, con scadenza il 24 gennaio 2013, per la costituzione della cooperativa sociale Rita Atria per la gestione di terreni confiscati alle famiglie mafiose riconducibili al boss latitante Matteo Messina Denaro, siti in provincia di Trapani nei comuni di Castelvetrano, Paceco e Partanna. Il bando prevede la selezione di n° 1 agronomo e di n° 4 operai agricoli specializzati. E’ un segnale importante, dichiara Davide Ficarra segretario provinciale di Rifondazione Comunista, che va nella progressiva liberazione del territorio siciliano dal cancro mafioso. Le cooperative di Libera sono importantissimi presidi antimafia posti nel cuore dei territori ancora controllati da cosa nostra e per questa ragione vanno sostenute e difese. La Sicilia è terra di mafia ma è anche e lo diviene sempre di più terra di antimafia vera e reale. La lotta per la liberazione della nostra terra, pagata con il sangue di tantissimi siciliani, avrà un nuovo impulso, conclude l’esponente di Rifondazione Comunista, grazie alla costruzione della lista “Rivoluzione Civile” promossa da Antonio Ingroia, che obbligherà le istituzioni nazionali a rompere i legami con cosa nostra ed a eliminare la presenza mafiosa dai nostri territori.