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Speciale Rosarno e multinazionali

Rosarno. I produttori a Coop: noi siamo in regola, ora tocca a voi

Antonello Mangano – La filiera delle arance. Il rapporto con la grande distribuzione. Intervista esclusiva a Franco Ciappelli, responsabile nazionale “Social compliance” di Coop. Come si comporta l`azienda in Calabria? Chiede che i fornitori firmino un accordo in cui si impegnano a non sfruttare i lavoratori. “Noi l`abbiamo fatto”, ci dice un fornitore calabrese. “Ma Coop ci paga troppo poco”. Le condizioni di lavoro sono africane, i prezzi sudamericani. E si ipotizza il pagamento in visibilità.

Coca Cola rimane a Rosarno grazie all`informazione

Filiera delle arance tra equo compenso e sfruttamento. La multinazionale USA rimarrà in Calabria. Voleva andare via per non pagare di più il succo concentrato. Quindici centesimi la richiesta di un prezzo equo. Intervista esclusiva: Ci impegnamo a migliorare l`accoglienza dei migranti. Le linee guida di responsabilità sociale. Le aziende lamentano i prezzi bassi ricevuti dalle grandi aziende. La voce degli africani: condizioni di vita inaccettabili.

Dai campi di Rosarno al bancone del tuo supermercato (infografica)

Ricostruzione della filiera delle arance La filiera delle arance è un sistema a strati, dove il livello superiore scarica su quello inferiore il disagio della crisi e i rischi del mercato. Tutti tranne i braccianti africani, l`ultimo anello della catena ma anche (finora) quello più attivo e consapevole. Eppure lo sfruttamento non è mai giustificato. La soluzione è chiedere un equo compenso. Per tutti.

SOS. La Calabria muore insieme ai suoi lavoratori stagionali

Ibrahim Diabate. Appello all`umanità scritto da un giovane lavoratore africano. I nostri familiari hanno occhi e orecchi rivolti verso di noi. Arriviamo in Italia su una barca di fortuna e arriva la parte più difficile: vivere. Per lavorare andiamo a Rosarno. Il ghetto è qualcosa che non avremmo mai immaginato. Inaccettabile per qualunque cittadino europeo. E dunque per qualunque essere umano. Seguite la storia di un giovane africano. L`ha scritta Ibrahim Diabate, un giovane africano che lavora a Rosarno.

Il libro: “Gli africani salveranno Rosarno. Seconda edizione aggiornata”. Carta, ePub, PDF

Il nuovo libro elettronico

Pacifisti. Ecco dove siamo

Luca Kocci – 2001-2011. Dieci anni di attivismo per la pace Dove sono stati i pacifisti dal 2001 al 2011? Nelle strade di tutto il mondo e nelle lotte per i beni comuni. In prima fila nel movimento contro il neoliberismo. Contro le spese militari e a informare sull`uranio impoverito. Nelle reti di economia solidale e a fianco delle comunità locali contro le “grandi opere”. Un archivio completo, giorno per giorno, che restituisce memoria e dignità a un mondo che per i media non esiste più. Ma che è attivissimo, diffuso e vitale.

Altri aggiornamenti

Servizi a prezzi stracciati. Come cambia il pizzo al Nord

Giovanni Tizian –  Mappa dell`espansione della `ndrangheta Le imprese della `ndrangheta fanno concorrenza sleale, offrono servizi a prezzi stracciati. Chi rispetta le regole rimane fuori. Dall`Emilia al Piemonte, dalla Lombardia alla Liguria, le cosche dettano legge, lavorano nei cantieri pubblici, esprimono preferenze elettorali, entrano nei Comuni, chiedono licenze per aprire locali da imbottire con le video slot, l`ultima frontiera dei padrini in giacca e cravatta.

Uno, due minuti appena. Donne africane contro l`escissione

Audiodocumentario. L`orgasmo, la libertà, il lavoro, la religione, oltre la mutilazione dei genitali femminili. Una pratica violenta che riguarda in tutto il mondo 100 milioni di donne, 3 milioni a rischio ogni anno. Nel reportage si alternano le testimonianze raccolte in Mali e Burkina Faso. Una usanza terribile messa in discussione dalle giovani generazioni africane.

Rosarno. Il premio Valarioti a Lavorato e Prestipino

Il comune ripristina il riconoscimento dopo 7 anni Un`iniziativa di altissimo valore simbolico. Dopo 7 anni torna il premio intitolato al segretario del PCI ucciso dalla `ndrangheta. Una targa a Giuseppe Lavorato, ex sindaco antimafia e compagno di partito di Valarioti. Il riconoscimento al magistrato della DDA Michele Prestipino. Insieme ai colleghi della Procura di Reggio ha sequestrato beni ai clan per un miliardo di euro.

No Ponte No Tav. I numeri a confronto (infografica)

Le grandi opere che creano il debito. Il governo dei tecnici non risponde sui numeri. Ma con il congelamento (non la chiusura) del progetto Ponte e con la rinuncia alle Olimpiadi di Roma ammette che le casse dello Stato sono esangui. Chi ripagherà gli sprechi? Non saranno le banche (come la BIIS del gruppo Sanpaolo). I loro investimenti sono garantiti dal soggetto pubblico. E un`arteria come la Bre-Be-Mi è stata già finanziata dai libretti postali. In gran parte risparmi di anziani.

Marcegaglia contro Fiom. Ma deve ripagare 163mila euro agli operai

Parla il giudice di Ravenna che ha firmato la sentenza «Vorrei un sindacato che non protegga assenteisti e ladri», ha detto Emma Marcegaglia, leader di Confindustria. Ma l`azienda di famiglia è stata di recente condannata al pagamento di 163mila euro, differenze retributive sottratte a 40 suoi dipendenti “ufficialmente” di un`altra ditta e fatti lavorare col salario d`ingresso grazie a un escamotage contrattuale. L`azienda non ha presentato ricorso e così ha evitato il processo penale. Parla il giudice che ha firmato la sentenza.

Vittoria, i lavoratori stranieri umiliati e offesi

Surreale articolo di Repubblica: la mafia dietro gli `extracomunitari` “Lavoriamo di notte come a mezzogiorno”. Così ci disse uno dei tunisini di Vittoria. Uno di quelli che ha investito i propri risparmi per diventare un piccolo proprietario. Uno di quelli che è sfuggito al trentennale sistema dello sfruttamento che ha garantito l`oro verde agli italiani e fame agli stranieri. Oggi un articolo di Repubblica accusa i migranti di essere prestanome della mafia. Senza lo straccio di una prova.

Lampedusa is burning. Come creare un`emergenza

Audioinchiesta. Shock economy all`italiana Nel settembre 2011 il centro migranti di Lampedusa bruciava. Un`emergenza costruita sull`inefficienza, punta estrema di un`economia parallela costruita sulle paure. Come quella – falsa – dell`invasione. Si fa credere che il migrante costi tantissimo alla collettività. In realtà a lui vanno pochi spiccioli, e per lo svolgimento di pratiche burocratiche lente, non per mantenerlo. A Lampedusa come a Mineo.

Il Ponte sullo Stretto non si farà ma continueremo a pagarlo

Video. Nel cantiere di Cannitello, mutuo da 12 milioni e sicurezza pessima Dal 2009 è aperto il cantiere preliminare del Ponte sullo Stretto, sulla sponda calabrese. Lo scopo era “eliminare le interferenze” per il futuro pilone. Oggi i soldi sono finiti e lo Stato chiede alle banche un mutuo da 12 milioni che pagheremo in 11 anni. Le condizioni di sicurezza all’interno sono pessime (come dimostra un nostro video) e alla fine dei lavori sarà spostato un km di binario e innalzato un mostro di cemento.

Reggio Calabria, il boss dell`Aspromonte soffre di `depressione maggiore`

Giovanni Tizian. Ndrangheta, false malattie per uscire dal carcere Sei provvedimenti di custodia cautelare a Reggio Calabria, destinatari presunti boss e medici. Secondo la tesi della DDA, i boss, per sfuggire ai rigori della detenzione carceraria, avrebbero denunciato gravi patologie. “Depressione maggiore”, “Agorafobia”, “Claustrofobia”, sono alcune delle malattie più in voga tra gli ‘ndranghetisti che, secondo le indagini, sarebbero frutto di false certificazioni.

Nestlé sotto processo. Avrebbe spiato gli attivisti di Attac

Il procedimento in corso a Losanna. Udienze pubbliche La multinazionale svizzera avrebbe incaricato una società privata di spiare gli attivisti che stavano preparando un libro denuncia. Almeno due agenti sarebbero stati infiltrati nel gruppo, fornendo rapporti riservati. Il processo ricomincia a Losanna, le udienze sono aperte al pubblico. Un`irrepetibile occasione per conoscere il modus operandi di Nestlé.