A quanto pare il pozzo Ramo sarebbe nuovamente guasto e molte zone della città sono a secco da giorni.
1. Perché non c’è un servizio sostitutivo di autobotti (nonostante il Comune ne abbia QUATTRO, di cui almeno 2 in buono stato di conservazione come dimostra l’inventario del nostro Ente)?.
2. Che fine hanno fatto gli avvisi pubblici emanati dalla giunta per il reperimento di fonti idriche autorizzate nel territorio comunale e per affidare all’esterno l’espletamento di servizio di trasporto di acqua potabile su mezzo gommato (l’ennesimo servizio, come la gestione dell’acqua d’altronde, da far assolvere ad altri pur avendo la possibilità di esserne direttamente gli esecutori)?

Intanto la gente, pur pagando il servizio per 365 giorni l’anno (a forfait la gran parte della popolazione), si ritrova ciclicamente a rimanere per giorni senza acqua.
Così come tantissimi sono gli interventi di manutenzione delle reti che servirebbero e non vengono fatti.
INVITIAMO chi sta sopperendo ai disservizi del Comune mediante il ricorso ad autobotti private a conservare le ricevute della fornitura di acqua ricevuta per avviare con noi una vertenza di messa in mora dell’ATO IDRICO affinché le somme sborsate vengano rimborsate o considerate un credito da compensare nella prima bolletta utile.
Dispiace constatare però, per l’ennesima volta, che sembra che non stia succedendo nulla.
Sembra che sia la prima volta che il pozzo Ramo si guasta.
Sembra che, alla luce dell’esperienza maturata, non si poteva prevenire l’ennesima emergenza acqua che Partinico si trova a vivere.

Gianluca Ricupati