Palermo 20 luglio – Ieri, giovedì 20 luglio, si é tenuta l’udienza di convalida che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Emiliano Puleo, in linea con le decisioni che, nei giorni precedenti, hanno riguardato gli altri manifestanti italiani arrestati durante le contestazioni del G-20 ad Amburgo.
Il giudice non ha accettato la proposta di liberazione su cauzione formulata dalla difesa; perciò, anche per Emiliano proseguiranno inesorabili i giorni di detenzione nelle carceri di Amburgo, nel silenzio assordante dei media nazionali.

“Siamo preoccupati perché la vicenda sta acquisendo, giorno dopo giorno, contorni sempre meno giudiziari e sempre più politici e punitivi” dice Valentina Speciale, segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico. “Ciò trova conferma – aggiunge – nelle parole del parlamentare tedesco Martin Dolzer del partito Die Linke, il quale, dopo un colloquio avuto con Emiliano in carcere, ha affermato che attualmente in Germania contro gli italiani che hanno contestato il G-20 è in atto un vero e proprio accanimento”.
Abbiamo sentito Emiliano sia prima che dopo l’udienza. Nonostante il regime carcerario a cui é sottoposto da ormai 14 giorni, la calma e la lucidità con cui sta affrontando tutto questo ci sono d’esempio.
A questo punto, dopo l’esito negativo dell’udienza di convalida, impugneremo l’ordinanza cautelare dinanzi al giudice del riesame tedesco. “Speriamo in un atteggiamento più imparziale e meno permeabile alle pressioni della politica e dei media teutonici, che invocano il pugno di ferro contro i manifestanti stranieri individuati come “capro espiatorio” di una fallimentare gestione dell’ordine pubblico” dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, il quale aggiunge “in Germania nei confronti dei manifestanti hanno applicato leggi speciali che in Italia sarebbero sicuramente incostituzionali, come quella che prevede la possibilità di prolungare il fermo fino a 14 giorni”.
Continuiamo a denunciare con forza, inoltre, l’immobilismo del governo italiano, il quale ha letteralmente abbandonato i sei ragazzi italiani nelle carceri tedesche. “Le istituzioni italiane, a tutti i livelli, non possono tacere né stare a guardare” ammonisce il segretario regionale di Rifondazione Comunista Sicilia, Mimmo Cosentino, il quale sottolinea come “la stretta repressiva è il segno inequivocabile della volontà della UE e della Germania, in primo luogo, di imporre anche con la forza le politiche dell’austerità alle popolazioni europee”.
Domani, sabato 21 luglio alle 17,30 si terrà un presidio di solidarietà davanti alla Prefettura di Palermo per sollecitare l’intervento immediato delle istituzioni italiane e richiamare l’attenzione degli organi di stampa su questa vicenda gravissima!!