Egr. Direttore di Telejato,

riteniamo necessario, in relazione all’articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia di  Giovedì 6 gennaio dal titolo  “Il giardino di Nassiriya sommerso dalle erbacce”, fare due precisazioni alla sua emittente che del verde pubblico in stato di totale abbandono  da parte dell’amministrazione del Sindaco Lo Biundo se n’è occupata con particolari quanto ampi servizi. La prima precisazione va riferita alle dichiarazioni dell’Assessore Pantaleo, il quale farebbe meglio se si interessasse  di cose semplici quali, tanto per fare un banale esempio, la sistemazione del motore per il riciclo dell’acqua della fontana dell’ex arena Lo Baido di cui Lei si è occupato con un servizio, da due mesi inutilmente  richiesta dal compagno Nanni Noto che soltanto col suo intervento di emergenza ha consentito che i pesci della vasca non morissero. Il motore continua, ad oggi, a non essere collocato per ragioni che l’assessore dovrebbe spiegare.  Va aggiunto che l’assessore  Pantaleo ricorda male quando afferma che nel 2006 Rifondazione Comunista era nella Giunta di Motisi e dunque responsabile del degrado del giardino di Nassiriya. Già in quell’anno il nostro Partito era stato volutamente cacciato dalla Giunta per scelta  dell’allora Sindaco Motisi e del suo Partito.

Per quel che riguarda le dichiarazione dell’Assessore al verde Barbici, troviamo stupefacente quanto da lui dichiarato al quotidiano e cioè, a suo dire,   che il verde non sarebbe abbandonato perché -dichiara- “basta farsi un giro nel territorio per accorgersi come sono gestiti ville e giardini..”. Evidentemente l’assessore disconosce il seguente patrimonio di proprietà comunale in stato di degrado ed abbandono che noi, con l’occasione,  gli vogliamo ricordare e del quale quotidianamente dovrebbe occuparsi: il Parco del Castellaccio, la villa del “Pino”, il verde della prima e seconda  zona  di edilizia economica e popolare, l’area lato ovest antistante il Cimitero, l’area  di via Mulini dell’ex piscina, l’area di via Montelepre dell’ex autostazione, senza dimenticare le condizioni di assoluta sopravvivenza  della storica villa regina Margherita. Attendiamo proficui interventi di custodia e gestione di un patrimonio che abbiamo nel tempo costruito con devozione ed amore per la città.

Ringraziamo per l’ospitalità.

Partinico 8 gennaio 2011

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

circolo “Peppino Impastato”di Partinico