Comunicato del Circolo Gramsci Riposto (Prc)
Il Circolo “A.Gramsci” di Rifondazione Comunista prende atto delle recenti dichiarazioni del Sindaco di Riposto Dott. Spitaleri, rilasciate al quotidiano “La Sicilia”, in cui il primo cittadino sosteneva che il Prc di Riposto fosse uscito dalla maggioranza che formava la sua coalizione non perché, come affermato dal Prc stesso, si stesse fuorviando da linee ed intenti comuni poi divenuti programma elettorale, “ma solo perché il consigliere eletto con i voti del Prc della propria lista, aveva lasciato il suo partito”.
Il Sindaco, forse non ricorda, o forse era distratto da altri impegni, che subito dopo l’abbandono del consigliere eletto nelle liste di Rifondazione Comunista, lo stesso partito chiariva, in una nota pubblicata sulla Sicilia (8 febbraio 2009) la disponibilità a collaborare al fine di realizzare le linee programmatiche precedentemente sottoscritte con gli elettori. Il Circolo Gramsci comunicò, invece, la sua non appartenenza alla coalizione nell’aprile del 2009 quando la maggioranza comunale iniziava a discostarsi dai principi di buona amministrazione, conclamando tra l’altro un’ insopportabile trasversalità politica con l’ingresso di parte dell’MPA nella stessa.
Riposto in questi anni è stato privo di una qualsiasi guida politica, sotto molteplici punti di vista.
* Su Contrada Gancia, di cui il Sindaco spende oggi note di dolore, ricordiamo che non era dello stesso umore qualche anno addietro, quando la pianificazione per la vendita sembrava cosa fatta. Allora lo stesso non si curò nemmeno di prendere in considerazione la proposta alternativa promossa dal Comitato Pro Gancia, creato dal Circolo Gramsci Riposto e dal WWF Jonico-Etneo, che su basi reali proponeva la realizzazione a costo zero per il Comune di un parco attrezzato che potrebbe accrescere la vocazione turistica di tutta l’area jonica.
* Sui finanziamenti ottenuti per la riparazione dei danni subiti nel molo del Porto turistico, in conseguenza di una mareggiata, sorge un dubbio: se i lavori al molo fossero stati fatti a regola d’arte, ci sarebbero stati gli stessi danni, considerato che quest’ultimi non sono stati rilevati nella parte del Porto Turistico privato?. Ed allora chi doveva verificare, quale organo di controllo era preposto a farlo ed il Comune che ruolo aveva in tutto ciò?
* Infine (ma la lista sarebbe lunga) per quanto concerne il degrado ambientale, nel quale vive Riposto, per cui il Sindaco chiama in causa l’ATO, si ricorda che vi sono tutele per l’amministrazione in caso di inadempimento da parte della società appaltatrice. Ai pochissimi reclami verso la Società appaltatrice, la stessa risponde che non si possono espletare tutti i servizi vista la morosità del Comune stesso. Ci si domanda: com’è possibile che ciò avvenga se i cittadini pagano regolarmente la Tarsu?.
In quanto alla “democrazia partecipata”, enfatizzata dal Sindaco, chiediamo allo stesso se con quel termine egli si riferisse alla non identificata maggioranza che lo sostiene o alla “partecipata” adesione volta a volta, che si crea nell’aula consiliare, quando si passa a votare un o.d.g. Perché in effetti il Sindaco non ha una maggioranza semma un’ “eguaglianza”, visto che numericamente i due schieramenti contano dieci consiglieri per parte.
I problemi di Riposto non sono solo questi. Il Paese è sempre più lasciato a sé stesso, i cittadini sono delusi e stanchi di un’amministrazione che oramai non li rappresenta più.
16 marzo 2012
Direttivo Circolo “A.Gramsci” Riposto (Ct)
Corso Italia 58, Riposto