Nel condividere le iniziative della CIA perché il Consorzio di bonifica Palermo2 attivi gli strumenti organizzativi per assicurare l’acqua alle campagne, tuttavia non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni.
La prima: il Consorzio di bonifica Palermo 2 ha manifestato in questi quattro anni di gestione dell’invaso Poma e delle condotte una capacità fallimentare mai riscontrabile in un ente pubblico seppur questo carrozzone disponga di uomini, mezzi e professionalità perché il territorio possa essere servito come é giusto che sia.
La seconda: mantenere ancora al Consorzio di Bonifica Palermo 2 la gestione delle acque significa rendersi complici di una colossale speculazione che vede l’acqua dell’invaso diventare merce venduta a peso d’oro ai Comuni della costa compreso quello di Palermo. La nostra acqua voluta dalle popolazioni della Piana del partinicese per sviluppare i campi é diventata soltanto l’acqua per le città.
La terza: fino a quando non si avrà il coraggio e la determinazione di dire con forza che la gestione dell’invaso deve ritornare nelle mani dei nostri contadini e dunque in quelle della Cooperativa Consorzio irriguo Jato, che ne assicurava una gestione dal basso e dunque democratica, il fallimento della nostra agricoltura sarà ancora più palese ed ancora più grave. Il nostro Partito, estromesso dall’Assemblea regionale siciliana per un accordo di potere tra il PD ed il centro destra ritiene assolutamente fallimentare la politica agricola del Governo Lombardo che manifesta i limiti che sono classici dei governi nati dallo storico trasformismo delle classi dirigenti.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
circolo “Peppino Impastato” di Partinico