da ilfattonisseno.it, 4 ottobre 2013
SAN CATALDO – Suscita perplessità, e perché no anche indignazione, prima ancora di essere approvato e attuato il regolamento varato dal sindaco dimissionario Francesco Raimondi che prevede il pagamento di una tassa annua, pari a settantacinque euro, per riservare posti auto ai disabili.
Fra i primi a insorgere Romeo Bonsignore e Settimio Culora di Rifondazione Comunista promotori di due emendamenti per cancellare quella norma ritenuta “aberrante”. “In un contesto socio economico degradato come quello di San Cataldo – dichiarano i due consiglieri di sinistra – dove nulla è stato fatto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, pensare di aggiungere ulteriori oneri economici in capo alle fasce disagiate a prescindere dal reddito è aberrante. Già da tempo, il partito della Rifondazione Comunista ha preso le distanze dall’allora amministrazione sul modo in cui venivano trattati temi di grandissima rilevanza sociale”.
Solo per fare un esempio nella vicina Caltanissetta il regolamento della Polizia Municipale non ha mai previsto un simile “balzello”. Ma c’è di più pare che infatti il regolamento preveda anche che chi ha la possibilità di posteggiare altrove nel raggio di 100 metri non abbia diritto ad avere lo spazio riservato. “Anche in questo caso l’ex sindaco – continuano i due consiglieri comunali – non ha considerato che la reale necessità delle famiglie coinvolte non è certamente il ricovero del veicolo, bensì agevolare la mobilità delle persone invalide in prossimità delle abitazione. Accompagnare il disabile dalla pertinenza distante circa cento metri alla propria abitazione, infatti, in alcuni casi rischierebbe, paradossalmente, di accrescere il disaggio”.