Palermo, 11 dicembre 2013. Il Partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà e sostegno agli operai di Fincantieri, alla loro lotta e allo sciopero di otto ore proclamato per domani, 12 dicembre, contro la privatizzazione dell’azienda.
“Abbiamo già espresso fortissima contrarietà alla privatizzazione – dichiara Frank Ferlisi, responsabile Lavoro della segreteria provinciale del partito – perché dietro la necessità di far cassa al fine di contenere il debito pubblico, si mette in pericolo l’italianità di una impresa che oggi, nonostante la crisi internazionale, continua a produrre utili nonché potrebbe rendere precaria l’esistenza dei cantieri che oggi mostrano maggiori sofferenze con conseguente e ulteriore perdita di posti di lavoro.”
“Piuttosto che privatizzare – aggiunge Franco Ingrillì, segretario provinciale di Rifondazione Comunista – il Governo dovrebbe nazionalizzare Finmeccanica e Fintecna liberandole da consigli di amministrazione pletorici e costosissimi e dirigerle attraverso un ministero apposito; inoltre dovrebbe investire massicce risorse in queste imprese al fine di rilanciarle e stimolare l’economia. Così si esce dalla recessione e non attraverso alchimie, destinate al fallimento, magari suggerite, se non imposte, dall’Unione Europea.”