di Fabio Sebastiani  Da : Controlacrisi.org
A Termini Imerese ora dovrebbe atterare Metec. Dopo ben due progetti industriali, naufragati nel nulla, il sito dell’auto in provincia di Palermo potrebbe riuscire a ripartire grazie ad un piano che prevede il riassorbimento graduale dei lavoratori del vecchio impianto Fiat. Una operazione complessa che oggi verra portata in assemblea dopo una prima firma a Roma ieri con tutti e tre i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Il piano è credibile ma intanto gli imprenditori ci mettono un quarto dei soldi e si prendono tutto. Dal primo gennaio si parte con la cassa integrazione.
Dopo tre anni d’inferno, con i cancelli della fabbrica chiusi, gli operai in cassa integrazione e progetti pseudo-industriali falliti, si apre una nuova prospettiva, proprio quando mancavano pochi giorni al licenziamento collettivo che avrebbe fatto calare il buio. Il gruppo Metec, subentrato in extremis alla Grifa Spa ritenuta inaffidabile dal punto di vista finanziario, è riuscito a strappare l’ok di Fim Fiom e Uilm, pronti a firmare l’intesa grazie alle garanzie del ministero per lo Sviluppo e di Invitalia che ha vidimato il piano finanziario della holding che da quarant’anni è sul mercato della componentistica per auto, lavorando per Fiat ma anche per altre case automobilistiche tedesche e francesi.
Blutec, controllata al 100% da Metec, rileverà il ramo d’azienda: alla newco, che parte subito con un capitale sociale di 25 milioni di euro, saranno trasferiti dal primo gennaio del 2015 i dipendenti Fiat e Magneti Marelli, che manterranno i livelli retributivi. Chi ha i requisiti per l’accompagnamento alla pensione, circa 130 tute blu, riceverà un incentivo di cui si fa carico Fiat che, tra l’altro, liquiderà il Tfr al personale che transiterà in Blutec.
Nella fase pre-produzione, Blutec potrà fare ricorso alla cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione: il ministero del Lavoro ha concesso due anni di cig più eventuali altri due anni. L’azienda si è impegnata ad assorbire gradualmente i lavoratori…
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