Vittoria ha bisogno di un progetto di alternativa per le prossime elezioni amministrative del 2011. Le forze politiche che fanno riferimento alla sinistra (a partire da Rifondazione, Sinistra, Ecologia e Libertà e l’area dei Giovani Comunisti) hanno il dovere di spendersi senza tentennamenti per promuovere un progetto aperto alla Città centrato preliminarmente su alcuni punti irrinunciabili:
1) Costruzione di un’alternativa politica e sociale capace di sfidare con le idee e le buone pratiche il blocco di potere Nicosia – Incardona – Aiello, personaggi politici di centrodestra e di centrosinistra che hanno condizionato Vittoria e il suo territorio negli ultimi venti anni. Occorre porre urgentemente le basi per un progetto aperto di alternativa capace di indicare una squadra di governo con un candidato sindaco capace e coraggioso. Non c’è bisogno di vecchi e nuovi capi. Non occorre proporre un candidato sindaco accentratore e “super-eroe” bensì un team, una squadra di governo capace di lavorare in sinergia con un candidato sindaco.
2) Denuncia pubblica e rottura intransigente dei legami tra Comune di Vittoria, mondo della politica e mondo malavitoso. I pregiudicati e le persone chiaccherate o vicine al malaffare non devono avere rapporti ambigui e interessati con Palazzo Iacono e mai devono trovare spazio nel governo, nel sottogoverno e nelle liste presentate in Consiglio Comunale. A Vittoria in questi ultimi 5 anni è purtroppo accaduto l’inverosimile.
3) Rifiuto netto della nauseante pratica della campagna-acquisti così diffusa dentro il sistema politico vittoriese e dentro il Consiglio Comunale di Vittoria. E’ stato eticamente scandaloso in questi anni incentivare il mercato dei politici e il cambio di casacca dei consiglieri comunali: Sindaco e diversi Assessori lo hanno tristemente incentivato senza mai opporsi a tale ripugnante pratica. I mercenari della politica e gli indennizzati stiano a casa.
4) Lotta contro il clientelismo galoppante foraggiato in forma diretta e indiretta tramite contributi ad associazioni, borse lavoro create ad hoc, incarichi professionali, consulenze, affidamenti “taroccati” di servizi, promesse di assessorati o nomine di sottogoverno: la “questione morale” di cui parlava Enrico Berlinguer ha abitato purtroppo in questi anni anche al Municipio di Vittoria.
5) Riscoperta della Politica (Polis, Piazza), intesa come partecipazione ed impegno, gratuità, discussione e confronto non-violento, rispetto delle Istituzioni. Vittoria ha bisogno di lasciarsi alle spalle una lunga fase di super-sindaci accentratori, di deputati regionali leader di se stessi, di amministratori egoisti ed inadeguati, di consorterie politiche litigiose legate al capo di turno. Una lunga fase che purtroppo ha portato la Città ad una crisi drammatica e che ha condotto alla morte della politica.
Peppe Cannella, consigliere comunale di Federazione della Sinistra