Augusta – Con una lettera aperta intestata ai ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Agricoltura, al prefetto, al presidente della Provincia di Siracusa, ai sindaci del triangolo industriale, Augusta, Melilli, Priolo e al Comando carabinieri per la Tutela della Salute (Nas), il professore Luigi Solarino di “AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia”, denuncia un possibile verificarsi di inquinamento di diossina nell’area industriale del siracusano. Solarino prende spunto dallo scandalo di polli, uova e maiali tedeschi alla diossina, causato dai mangimi, ripropone la sicurezza alimentare, visto che la diossina, definita la sostanza più pericolosa mai conosciuta, agisce a dosi infinitesimali (miliardesimi di milligrammo) sui viventi.
In Italia, nell’area di ricaduta dell’inceneritore di Montale (Pistoia), sono state trovate uova e polli alla diossina. La stessa cosa si è registrata a Taranto, tanto che la Regione Puglia ha vietato il pascolo in un raggio di 20 chilometri, dalla sua area industriale, perché nei terreni è stata rinvenuta troppa diossina. In questi due casi non si trattava di inquinamento da mangimi ma probabilmente da scarichi industriali che avevano contaminato i campi dove pascolavano pecore e galline, e si coltivava frutta e verdura.
Le associazioni “AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia”, temono che situazioni simili a quelle registrate a Montale e Taranto si siano potute verificare , o si potranno verificare anche nel triangolo Augusta-Priolo-Melilli.
Non si conoscono le quantità scaricate annualmente, visto che nel polo industriale siracusano gli organoclorurati (diossine, furani e pcb) non sono controllati in continuo, né sono stati ricercati su matrici biologiche, anche umane, come latte materno e capelli, dove questi inquinanti si accumulano.
“AugustAmbiente e Decontaminazione Sicilia”, pertanto, preoccupate per i danni alla salute delle popolazioni residenti, propongono la creazione di un polo scientifico di eccellenza, attorno all’Arpa Siracusa, per la ricerca delle diossine nel territorio e nei cittadini e per mettere in atto i controlli in continuo delle emissioni industriali, al fine di rassicurare la popolazione.
Si può sperare che lo scandalo delle uova tedesche alla diossina possano convincere i ministri e gli assessori regionali di Salute, Ambiente e Agricoltura, il presidente della Regione, ad applicare nuovi standard ambientali più restrittivi alle emissioni e realizzare quanto da noi proposto?
“La nostra speranza – afferma Solarino – non è certo riposta nei sindaci dei Comuni di Augusta, di Priolo e di Melilli ai quali da tempo, ed ufficialmente, abbiamo avanzato le stesse richieste e dai quali mai riscontro alcuno ci è stato fornito, né con parole né con i fatti, forse perché molto distratti dalle compensazioni che si aspettano dopo aver autorizzato il rigassificatore di Priolo e, da parte del sindaco di Augusta, anche il transito del metanodotto nel territorio del suo Comune”.