Dichiarazione di Pierpaolo Montalto, segretario provinciale Prc Federazione di Catania
Si tratta di una scelta politica che ha il preciso obiettivo di uccidere la democrazia in Sicilia, di cancellare ogni voce critica e di impedire ogni libera forma di rappresentanza all’interno delle istituzioni. Gravissima è la totale condivisione politica del Partito Democratico il cui chiaro intento è quello di eliminare ogni ostacolo politico ad un consociativismo fondato sulla spartizione del potere, sulla cancellazione di ogni forma di opposizione e sulla cosciente subalternità ai poteri forti siciliani.
Rifondazione Comunista rifiuta e combatterà il tentativo di istaurare un bipartitismo coatto che cancelli dalle Istuituzioni anni di lotte per i diritti dei lavoratori, di antimafia sociale e di battaglie per i diritti dei più deboli. Non ci spaventa tuttavia nessun sbarramento: le lotte di studenti e insegnanti, lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre, le battaglie dei lavoratori catanesi, dagli operai della Cesame ai lavoratori della Multiservizi, dimostrano la necessità per il PRC di occupare l’unico spazio politico che ci compete che è quello di un’opposizione sociale e di classe alle politiche confindustriali, liberticide e ossequiose ad un neoliberismo che ha prodotto solo disastri, portate avanti sia dal centrodestra che dal centrosinistra.
Spazio politico che non può certamente essere occupato da un Partito Democratico incapace di essere opposizione al centrodestra perchè ne condivide scelte e obiettivi politici come dimostrato dalla collaborazione in molte giunte con Mpa, Udc e Pdl.
Rilanciamo quindi con forza il nostro progetto politico, fatto di presenza costante nelle lotte, di sostegno ai movimenti che si stanno battendo per la scuola e l’università pubbliche, in difesa del diritto alla salute e a difesa del posto di lavoro. Progetto politico che si esprimerà anche con la presentazione delle liste del Partito della Rifondazione comunista, che apriremo a tutti i soggetti sociali in lotta con l’ambizione di portare all’interno delle istituzioni il conflitto sociale che rappresenta il naturale terreno politico per il nostro Partito.
Catania, 5 Dicembre 2008