I giudici calatini «Non si può tagliare l’acqua a utente moroso»
Lunedì 02 Gennaio 2012
Catania (Provincia),
pagina 42

Una sentenza senza precedenti, almeno a Caltagirone. Per il Tribunale calatino, infatti, «non si può sospendere il servizio di fornitura idrica nei confronti di un utente moroso». Le parti in causa sono la Sie (Servizi idrici etnei) di Catania e un cittadino di Caltagirone che aveva fatto ricorso perché, a fronte di una morosità di 300 euro, si era visto sospendere l’erogazione dell’acqua nella sua utenza.
«I disagi per la nostra famiglia – dice l’utente – sono durati 40 giorni. Andavo giornalmente a riempire contenitori alla fontana e andavamo tutti a farci la doccia da parenti. Non era bello, se si considera che ho due bambini».
Il Tribunale, con la pronuncia dello scorso 22 dicembre, ha ordinato «il ripristino immediato dell’utenza idrica». Gli elementi che avrebbero favorito l’accoglimento della tesi difensiva sarebbero da ricercare in un vizio di forma. Ovvero che la Sie, prima di sospendere il servizio, non avrebbe adottato misure preventive di avviso. «Non era in discussione il diritto della Sie a recuperare il credito – dice l’avv. Salvatore Pilloni, legale del ricorrente – bensì le procedure adottate dalla stessa società. La cessazione dell’erogazione deve considerarsi una extrema ratio ed essere preceduta da una pluralità di misure e cautele volte a informare il consumatore. Quest’ultimo deve essere posto nelle condizioni di conoscere ragioni e tempi di un eventuale distacco per morosità. Tutta questa procedura, non adottata dalla Sie, ha motivato la decisione del giudice».
«Questa vicenda – dice il segretario cittadino di Prc, Gigi Cascone – ci dà ragione sulle battaglie che conduciamo da anni a favore dell’acqua pubblica e contro la Sie, che, ribadiamo, opera in regime di illegittimità, contro questa amministrazione comunale, che nonostante l’esito del recente referendum continua a fare orecchie da mercante. Saremo sempre al fianco dei cittadini che subiscono questi soprusi».
La Sie di Catania, dal canto suo, ribadisce: «La Sie è legittima e opera sulla scorta di una convenzione. Nel caso di Caltagirone la convenzione fu stipulata fra la Sie e una società partecipata da Comune e Ato e nessun giudice ha mai revocato la gestione alla
stessa società».