La presenza di noti pregiudicati indiziati di numerosi reati, e tra questi quello più’ grave di associazione per associazione a delinquere di stampo mafioso, nella gestione comunale delle spiagge e dei solarium catanesi, non può’ essere rimossa ne’ de rubricata. A Catania siamo ad un ulteriore passaggio del degrado che caratterizza la Giunta guidata da Enzo Bianco. Al succedersi imperterrito della narrazione propagandistica sulle magnifiche sorti progressive della rinascita e di una nuova stagione di sviluppo e di successi della Milano del Sud, fa da contraltare la condizione materiale di squallore della vita urbana, il disastro dei trasporti pubblici e della pulizia delle strade. Per sopperire ad una verticale caduta del consenso, si ricorre al rilancio delle peggiori pratiche clientelari e ci si accompagna alla frequentazione, elettoralmente fruttuosa, di personaggi quantomeno ambigui e della zona grigia. Siamo al fallimento, oltre che sociale ed economico, soprattutto morale di quelle politiche liberiste di cui il Pd e’ il principale interprete in Italia e in Sicilia, qui nella versione grottesca della rivoluzione crocettiana. Invece che a privatizzazioni ed esternalizzazioni dei servizi collettivi, sulle quali le mafie e le imprese parassitarie si stanno ingrassando,occorre tornare alla gestione pubblica e controllata dal basso dei beni comuni. Contro tanta arroganza occorre un sussulto democratico di quanti hanno a cuore la democrazia, l’interesse generale, l’affermazione dei diritti universali, soprattutto di quelle realtà’ che operano contro la mafia e la borghesia mafiosa. Il silenzio reiterato proverebbe una subalterna oggettiva complicità’. Alle istituzioni di controllo della legalità’ corre l’obbligo del loro esercizio. Agli operatori dell’informazione la solidarietà’ piena, per la esposizione a cui si sottopongono.
Mimmo Cosentino,
segretario regionale del Prc Sicilia