Sono i sognatori, che spinti da uno spirito propulsivo erano accorsi, al richiamo “dell’altra Comiso”, proponendosi. Era la prima volta che a Comiso un nutrito e agguerrito gruppo di giovani presentasse una lista civica. Ci hanno messo, oltre alla passione anche la faccia, per dare un tangibile segnale di cambiamento del modo di fare politica e, soprattutto del modo di amministrare la cosa pubblica, per scardinarne i vecchi meccanismi che rendevano il “palazzo” inaccessibile ai comuni cittadini.
…E INVECE
A metà del suo percorso, con l’azzeramento della Sua giunta, Alfano proclama il fallimento del suo modo di amministrare la città.
IL SUO FALLIMENTO
Perché è stato lui a scegliersi gli assessori presentandoli ai comisani come la migliore espressione dei partiti e della società civile che lo sosteneva.
E’ sempre lui che a metà legislatura boccia l’attività della Sua squadra licenziandola quasi in toto.
IL FALLIMENTO DEL P.D.L.
Che in questi 2 anni e mezzo ha mal digerito i due assessori assegnati alle liste civiche (poltrone ghiotte e ambite), e che hanno cercato di sfruttare al massimo il caso Zisa scoppiato qualche settimana fa.
A tal proposito inconfutabili sono le accuse mosse dall’ex assessore Cugnata ai vertici del suo partito reo di avere “magnificato il nepotismo che ha esaltato a livello provinciale con i fratelli Mallia e Mandarà che si sono divise le poltrone a viale del Fante, e a Comiso, dove il vice coordinatore provinciale del P.D.L. nonché consigliere comunale Giorgio Assenza, dall’alto del suo disinteresse personale, con la complicità di Alfano, ha piazzato il fratello Michele in giunta” (dal comunicato stampa di Cugnata)
C’è solo un particolare non di poco conto: Cugnata in tutto questo tempo dove sei stato? Te ne sei accorto solo adesso? Non è che anche tu…
DICHIARAZIONI AL VETRIOLO
Che mettono a fuoco, ove ce ne fosse ancora bisogno, quali sono i veri interessi del centrodestra in provincia, se per qualche poltrona in più arrivano a sparare col pallottoliere su Alfano financo a minacciarne la sfiducia.
Non il raddoppio della Ragusa Catania (cancellato dal piano delle opere di infrastrutture nazionale – a proposito per la Sicilia che ha regalato a Berlusconi e al P.D.L. il pieno di deputati e senatori non è segnalato nemmeno un centesimo!).
Non l’apertura dell’aeroporto.
Non il rilancio del porto di Pozzallo.
Non l’impegno del ripristino e potenziamento (al posto della cancellazione) della tratta ferroviaria Siracusa-Gela (magari si fosse trattato della Treviso-Pordenone…)
Ma la lotta senza esclusine di colpi tra clan e capicorrente, dove l’uno sfiducia l’altro, per la spartizione di tutto quello che c’è da spartire ( SO.A.CO, A.S.I., A.T.O. etc.)
E LA CITTA’
I comisani (gente paziente e laboriosa) aspettano, loro possono aspettare, i loro problemi, le loro angosce possono aspettare, i quartieri al buio possono aspettare, le buche delle strade e le sterpaglie che fanno da ornamento ai nostri marciapiedi possono aspettare, il vecchio e funzionale centro anziani può aspettare, l’importante è che paghino gli aumenti spropositati di tasse (circa il 60% in 2 anni sui rifiuti solidi urbani) e balzelli vari:
SI’ I COMISANI ASPETTANO
Che questi 2 anni e mezzo passino in fretta per spazzare via questa “spazzatura” che l’altra Comiso di Alfano & C. ci hanno propinato.
La segreteria della F.E.D – Rifondazione Comunista di Comiso