La Conferenza di programma della CGIL: un’iniziativa di propaganda elettorale, un’infelice dichiarazione di Nicola Nicolosi
La cronaca dei fatti è tutta nell’articolo del Manifesto che facciamo circolare. Non è da oggi che la CGIL tende a trasformarsi in un comitato elettorale del PD. Nelle elezioni regionali ci aveva colpito la diretta discesa in campo di Susanna Camusso a sostegno di Crocetta e di Mariell Maggio. Un cattivo investimento perchè quel sostegno non aveva portato agli assessorati pubblicamente promessi nè la Maggio nè il Segretario della Camera del Lavoro di Catania. In compenso abbiamo avuto un vecchio andreottiano, tale Zichichi. Ora tra gli invitati alla Conferenza di programma ci sono Bersani, Vendola e Barca, il primo e l’ultimo sostenitore delle politiche antioperaie del governo Monti e programmaticamente prosecutori di quelle politiche nell’esecutivo futuro. A Vendola, l’ha dichiarato, basta il profumo di sinistra. Assenti, in quanto “nemici”, tutti quelli che le politiche antioperai e di Monti hanno contestato, anche con la raccolta delle firme per i referendum sull’articolo 18 e sull’articolo 8 della legge Sacconi. L’uno e l’altro intangibili a detta di Bersani e Fassina e cancellati con un colpo di mano dal Presidente della Repubblica Napolitano. Quello che meraviglia (forse) è che sia toccato a Nicola il compito di fornire la motivazione di questa esclusione. “Prendiamo il PRC.: se sostiene in primis Cobas e Rdb non può lamentarsi se non è interpellato”. Assieme, PRC e Lavoro Società, abbiamo raccolto le firme contro il parere del PD e della Camusso. L’interlocuzione con e dentro la CGIL è pratica quotidiana dei militanti di Rifondazione. Nicola avrebbe fatto bene a tacere.
Gabriele Centineo – Coordinamento provinciale Lavoro Società – Catania