La composizione della Giunta di Catania, conferma il giudizio da noi espresso all’atto dell’elezione di 20 su 25 consiglieri comunali di maggioranza legati agli eredi della Democrazia Cristiana confluiti nel Mpa e nell’Udc, alcuni ospitati nella lista del Megafono nonostante la loro provenienza dalle fila del centrodestra e gli opachi trascorsi politici, sulla natura della coalizione di Enzo Bianco.
Siamo in presenza di un’operazione trasformista, che ha il segno inequivocabile di un centrismo onnivoro, che si accompagna alla marginalità del Pd, e alla inutilità del Pdl e del centrodestra.
Sull’asse Bianco-Leanza-Mpa-Crocetta, con la regia di Lumia, si prova a costruire in Sicilia un nuovo sistema di potere, in un equilibrio che vuole tenere assieme gli interessi dell’imprenditoria dei cavalieri, rappresentati dal ruolo dominante di Confindustria Sicilia, e le vecchie e nuove clientele necessarie alla riproduzione del consenso: si va formando un blocco neocorporativo con il coinvolgimento nel governo della città dei sindacati confederali, con la Cgil presente platealmente con un assessore designato a gestire l’ARMONIA SOCIALE !!!
Desta stupore la presenza in Giunta di Orazio Licandro, in rappresentanza di Pdci e Sel, peraltro reduci dalla disfatta del risultato elettorale conseguito dalla loro lista, appena lo 0,8, per coprire un’operazione che non si configura nemmeno di centrosinistra.
La sinistra sociale e politica catanese, con un ruolo riconosciuto dei circoli cittadini di Rifondazione comunista e la presenza significativa dei compagni di Alba e di quella parte di Sel che si è dissociata pubblicamente dalle scelte dei propri gruppi dirigenti, ha avviato un fecondo percorso di costruzione unitaria dell’opposizione con il controllo dell’operato amministrativo e la costituzione di un Osservatorio sulla Città di Catania, spazio pubblico che, dopo una prima riuscitissima Assemblea, si strutturerà il prossimo 10 luglio presso il Centro culturale Voltaire.
Mimmo Cosentino, segretario circolo PRC Rosa L di Catania