Enna. Si sono consumati in questi ultimi giorni due Consigli provinciali, sembra essere ritornati ai tempi di quando sedeva tra gli scranni il Consigliere Sergio Malfitano, oggi primo cittadino di Nicosia, senza dubbio con il neo Consigliere (subentrato dopo le recenti amminsistrative) ed anche da poco segretario provinciale del partito di Rifondazione Comunista, lo xibetano Salvatore Cacciato. Non che in questi ultimi periodi nel consesso provinciale siano mancate le scaramucce, un poco di opposizione da parte del capogruppo del PdL, che non perde mai occasione per attaccare il vice presidente, poi la solita opposizione di facciata. Anche questa volta (la normale cronaca con una news a parte) la redazione ha deciso di pubblicare per intero gli interventi del Consigliere Cacciato, non certo per servilismo -come già qualcuno si è premurato di farci notare, avendo la volta scorsa ritenuto opportuno (in considerazione dell’importanza che rivestiva l’argomento) fare conoscere ai lettori l’approfondito studio – per cui di seguito il testo integrale degli interventi:

Consiglio provinciale del 29 giugno 2012:
Una premessa: ciò che da qui a breve esprimerò, non è rivolto ad alcuno di voi personalmente. E’ necessario, però, che io esprima il mio pensiero, affinché possa essere rafforzato e amplificato da quelli che la pensano come me, da coloro i quali sono convinti che il corso delle cose può cambiare e andare in un’altra direzione.
Se la volta scorsa all’interno del mio intervento avevo parlato di riduzione del costo della politica e, se nei corridoi con qualche collega ho accennato ad eventuale riduzione delle indennità di carica, non è perché ho manie di populismo o atteggiamenti di paladino della giustizia. Tengo a precisare, e spero che chi ci ascolta all’esterno lo sappia, che le indennità percepite dai consiglieri sono ben cosa misera rispetto al lavoro che viene svolto, rispetto al tempo che rubiamo alle famiglie, rispetto ai guadagni a cui molti colleghi professionisti rinunciano allontanandosi dai loro studi professionali, rispetto ai super stipendi e alle super indennità di persone di cui potremmo benissimo farne a meno.
Il mio intervento è stato fatto con convinzione, ma è stato anche provocatorio per sollecitare una situazione quasi di stallo di questa Amministrazione e di migliaia di altre amministrazioni.
Cari colleghi, anni addietro in un seminario di base di una società che vendeva polizze di assicurazione sulla vita, imparai che se voglio vendere qualcosa a qualcuno, devo essere il primo acquirente di quel prodotto.
Se io, noi, siamo disponibili alla riduzione delle indennità di carica, solo allora potremo puntare decisamente il dito sullo spreco, di qualsiasi natura costituito.
Pretenderemo che il presidente Monaco:
riduca il numero degli assessori, dagli attuali otto a quattro;
• faccia pagare l’affitto all’Università Kore, che in atto è stato stimato in circa 1.500.000,00 di euro l’anno. Per questi locali, è bene sapere che la Provincia paga l’IMU per circa 98.000,00 euro. Non solo abbiamo un danno patrimoniale di non incassare l’affitto, ma dobbiamo pure pagarci le tasse;
• ritiri il conferimento delle funzioni di Direttore Generale al Segretario Generale di questa provincia, che in atto in aggiunta allo stipendio da favola ai contribuenti costa qualcosa come 70.000,00 euro circa ogni anno, e che non serve proprio a niente visto che abbiamo dei bravi dirigenti e che gestiamo solo ordinaria amministrazione.

Avremo così la forza di non rinnovare la quota associativa all’Unione Regionale delle Province Siciliane che ci costa ben 33.300,00 euro l’anno e che altro non è che un organismo di poltrone di sottogoverno, lo dice testualmente lo stesso statuto: “tutti i livelli istituzionali hanno un ruolo ben definito all’interno dell’URPS, e gli organi rappresentano la naturale articolata sintesi delle forze politiche presenti nei consigli e negli esecutivi delle Province regionali”. Il Direttore di quel organismo ha uno stipendio di circa 5.000 euro mensili ed i nostri consiglieri devono magari ossequiarlo o fare la fila per un colloquio.
La stessa cosa potremo fare con l’Unione Province Italiane che ci costa 8.240,00 euro l’anno, ed anche questo è un caso analogo al precedente.
Che poi io dico “che interessa a noi se tra non molto le province, in particolare la nostra, cesseranno di esistere?”.
A livello nazionale potremo pretendere di mandare Monti a mare con tutti gli aerei Jet F35 che hanno un costo unitario di circa 80 milioni di dollari e ci costano complessivamente circa 16 miliardi di euro e sono aerei da combattimento – caccia americani prodotti dalla Lockheed Martin, prenotati agli USA e destinati ad Aeronautica e Marina militare, che servono ad uccidere persone e distruggere le popolazioni, servono a fare la guerra. Ne erano previsti 131, la commessa è stata ridotta a 90. Si vede che il mercato delle armi non teme la crisi. Ma i nostri politici a Roma hanno bocciato la mozione dell’IDV che prevedeva il blocco totale degli acquisti.
Pretenderemo un ridimensionamento delle pensioni d’oro dei politici e dei super stipendi degli alti funzionari.
Cominciamo a demolire queste costruzioni di enti, associazioni, società, che non sono altro che frutto di progenie lanzichenecche, che ci hanno succhiato e continuano a succhiare il sangue, hanno ridotto il paese ad un colabrodo, hanno mercificato la politica, hanno schiavizzato i lavoratori.
In questi giorni già in molti hanno iniziato la loro campagna elettorale.
Oggi da qui può iniziare la rivoluzione, che non è solo la mia, ma può essere la nostra, di certo è la rivoluzione di tutte le persone che vogliono un mondo nuovo, pulito, diverso, che non accettano più questo modo di essere governati.
Magari oggi possiamo scrivere una pagina di storia.
Non c’è bisogno dei “grillini”, tra i quali già esistono infiltrazioni di personaggi politici. E’ un messaggio che deve passare, non cadiamo in errore. I partiti servono a sostegno della democrazia, siamo la base dei partiti che deve buttare fuori il marciume, dobbiamo iniziare a ripulire, disinfettare, disinfestare, derattizzare dalla sporcizia che per anni e anni ha infestato e infesta il Paese.
Qua si tratta di mettere da parte il colore politico e di fare azione congiunta, ed è per questo che vi invito a votare l’emendamento per la riduzione delle indennità di carica. In tal modo non dovremo aspettare che sia il Presidente Monaco a ridurre gli Assessori, perché saremo noi a ridurli mettendo mano allo Statuto. Non dobbiamo aspettare che lo facciano gli altri quello che possiamo fare noi.

Consiglio provinciale del 28 giugno 2012:
Esprimo la mia solidarietà ai tanti lavoratori precari e ai tanti disoccupati. Mercoledì abbiamo avuto un incontro con una rappresentanza dei lavoratori precari di questo Ente Provincia e con la mente sono ritornato a circa 23 anni fa quando dopo il parto dell’ ex art. 23 legge 67/88 uscirono fuori i vari progetti in tutta la Sicilia di cui un cospicuo numero in provincia di Enna.
A quel tempo ero presidente di una cooperativa e ricordo che presentammo sei progetti per un totale di 150 unità lavorative. Pensavo di avere contributo ad alleviare lo stato di disagio disoccupazionale di molte persone.
A distanza di tutti questi anni la lettura della realtà è drammatica. Ho letto negli occhi di queste persone la difficoltà di chi ancora vive l’angoscia di superare, all’ultimo istante, un ostacolo, in questo caso vincolato all’approvazione del Bilancio, per potere continuare a lavorare e potere affrontare con dignità la vita quotidiana.
Ieri ho assistito a come, in maniera allucinante, il fratello si scaglia contro il fratello. E’ fuori da ogni logica quello che sta accadendo. Dobbiamo vergognarci di ciò che la politica meschina è riuscita ad innescare. Ieri eravamo in presenza di lavoratori precari e solo perché provenienti dalle più disparate leggi, partorite da chi per anni ha fatto uso ed abuso del potere, si ritrovavano l’uno contro l’altro. Nella stessa famiglia il marito precario della Multiservizi e la moglie precaria ex art. 23, l’uno contro l’altro. Tra gli stessi lavoratori della Multiservizi, chi ha operato nel settore della Vigilanza Venatoria e chi ha operato in altri settori, gli uni contro gli altri.
Che senso ha tutto questo.
La sporca politica ha illuso le persone. La Provincia di Enna, negli anni ha pagato un oceano di soldi alla Multiservizi (in gergo si dice che glieli ha dati con la carriola) che, se ben gestita o controllata da chi avrebbe dovuto controllare, oggi potrebbe essere il fiore all’occhiello tra le società partecipate e le persone che con ragion veduta vengono a chiedere lavoro non avrebbero motivo di intraprendere azioni che potrebbero peggiorare la loro condizione. Oggi questa società, che vanta solo debiti, avrebbe potuto dare lavoro alle persone che ha licenziato a tante altre persone.
Io invito quanti sono gli “addetti ai lavori”, anche tra noi consiglieri o politici, a non creare false illusioni nelle persone e dire sempre chiaramente la verità delle cose che, anche se sono gravi, potrebbero essere accettate con spirito diverso da chi li vive.
Sul Bilancio Preventivo 2012
Per trattare l’argomento del Bilancio di Previsione 2012, avrei voluto iniziare a spulciare le pagine della Relazione Previsionale e Programmatica, dove sono contenuti i programmi e l’architettura progettuale che l’Amministrazione Provinciale si propone di realizzare nel corso del 2012. A dire la verità è poco interessante andare a verificare i programmi ivi descritti, ci si annoia tanto. Non so se i colleghi hanno avuto modo di leggere qualcosa o se i nostri Amministratori li conoscono: sono tali e quali quelli riportati nella Relazione Previsionale e Programmatica dell’esercizio 2011 con qualche lievissima differenza di posizionamento di frasi o di punteggiatura.
Forse mi sbaglio c’è una differenza numerica, nella relazione del 2011 i programmi sono numerati a partire dal n. 1 e seguenti, nella relazione del 2012 la numerazione parte con trenta unità di differenza e sono numerati a partire dal numero 31.
C’è veramente carenza di programmazione in tutti i settori (e usare questo vocabolo “carenza” è già espressione positiva).
Basterebbe solo trattare questo punto per esprimere una dichiarazione di voto contrario al Bilancio 2012.
Ad esempio all’interno del programma n. 34 (nel 2011 si chiamava n. 4) AGRICOLTURA: “abbiamo mai ottenuto finanziamenti con i fondi PSR 2007-2013 e con i fondi FAS?”.
Se poi mi spiegate che cosa significa il punto 3.4.34 tra “le finalità da conseguire”: “l’obiettivo generale è quello di promuovere un sistema agricolo integrato a vocazione biologica”, capace di determinare una maggiore produttività e una maggiore occupazione nel comparto senza, per questo, danneggiare l’ambiente, ma valorizzandolo e salvaguardandolo dall’incuria e dall’abbandono”.
Sono le stesse parole usate l’anno precedente e forse anche gli anni precedenti: Sono solo parole. Non è stato fatto niente in tal senso, ne tantomeno si farà qualcosa.
Non si è provveduto nemmeno a verificare le esigenze del comparto agricolo tra le quali spicca la viabilità con onerosi problemi per raggiungere le aziende. Così siamo qui ancora a parlare di promozione dell’agriturismo e dell’agroalimentare. Forse è stato più facile dare dei contributi o spendere una marea di soldi per partecipare o compartecipare a mostre e fiere a sostegno di aziende produttrici dell’agroalimentare, o forse è meglio dire che è stato ancora più facile fare –qualcuno o più di qualcuno- viaggi premio per partecipare a queste mostre nazionali o internazionali.
Quello che viene descritto è l’effimero, l’evanescente. Quando si affrontano programmi vanno supportati da analisi e studi di fattibilità. E’ questo che vuole la gente: vuole vedere realizzati progetti concreti. Vi sfido a chiedere a qualsiasi operatore agricolo quali benefici ha ottenuto in anni e anni di varie amministrazioni succedutesi in questa Provincia: amministrazioni di destra e di sinistra.
Starei qui a parlare per ore e ore, giorni e giorni, parlerei del NULLA. E’ forse vero le province non servono a nulla.
Poiché non è possibile trattare gli argomenti della Relazione Previsionale e Programmatica per i motivi esposti è sempre bene partire da un’accurata lettura del Parere dell’Organo di Revisione, anche se un conto è un giudizio tecnico, un conto è un Bilancio che ha degli obiettivi anche di carattere politico che non vanno ad inficiare la parte tecnica.
Desidererei fare delle osservazioni ed avere anche qualche chiarimento su alcuni punti trattati dai revisori nella loro relazione:
“Verifica Attendibilità e Congruità delle Previsioni anno 2012” in particolare:
• pag. 18 Tributo esercizio funzioni di tutela protezione e igiene ambientale. Riporto testualmente: “per quanto concerne l’imposta sulla difesa del suolo, istituita nel 1992 con il D.lgs n. 504, alla data della presente relazione l’A.T.O. non ha presentato i rendiconti né ha effettuato i versamenti periodici, sin dall’inizio della gestione”. Ancora una volta rimbomba questo acronimo di questa società carrozzone, e ci porta alle considerazioni fatte in premessa.
Io sono uno dei tanti cittadini della Provincia Regionale di Enna che puntualmente sin dall’inizio della sua istituzione -1992- ha pagato la “Tariffa di igiene ambientale” conosciuta meglio come Tariffa Smaltimento Rifiuti.
A titolo di esempio allego e deposito agli atti copia di due fatture pagate dal sottoscritto i cui intestatari sono:
-Enna Euno Spa –fatt. n. 4551/E del 26.10.2006, e
-Sicilia Ambiente Spa –fattura n. 2432/E del 1.11.2008.
A casa ho un archivio di una carpetta piena di fatture, dal 1992 ad oggi, ma non starò a tediarVI elencadole tutte. Quello che volevo far risaltare è che oltre alla tariffa in questione ho pure pagato l’IVA al 10 % ed il tributo provinciale del 3 %.
E’ mai possibile che per anni e anni noi cittadini di questa provincia abbiamo pagato un tributo su cui è stata calcolata una imposta del 10% e una addizionale provinciale del 3% e questi carrozzoni autorizzati che fino al 2010 hanno incassato tale tributo non hanno effettuato la giusta e legale rendicontazione con contestuale versamento alla provincia? Abbiamo un’idea dell’ammontare di questo credito? Cosa è stato fatto e che provvedimenti sono stati adottati?
E’ veramente vergognoso, dal 2004 i cittadini pagano questa tassa (qualcuno magari ha ricevuto la cartella esattoriale e l’ingiunzione di pagamento), i precari bussano alle porte e noi non sappiamo che fine hanno fatto questi soldi, forse qualcuno ha rubato.
Dal Consiglio di Amministrazione di questi carrozzoni sono passati molti politici che ancora oggi fanno il bello e cattivo tempo e passano da una poltrona all’altra come se niente fosse successo, sempre le stesse persone. Miscugli di sindaci, parenti, affiliati, chi in questa poltrona, chi in quest’altra.
I.P.T. –Imposta Provinciale di Trascrizione viene applicata sulla trascrizione ed annotazione dei veicoli al Pubblico Registro Automobilistico. L’aliquota è stata incrementata dal 20 % al 30 %.
• Imposta sulle assicurazioni – R.C.A. viene applicata sulle polizze assicurative dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico. E’ stata aumentata l’aliquota dal 12,50 al 16,00 %.

E’ bene che si sappia che noi paghiamo questa Amministrazione affinché ci vessi ulteriormente. C’è una certa analogia con il governo Monti. Mancano i soldi ritocchiamo qualche aliquota, ma tocchiamo sempre le tasche al cittadino. E’ bene pure che si sappia questo aumento è stato intrapreso con la determina n. 39 del 13.03.2012 del Presidente della Provincia e con la delibera n. 26 della Giunta pari data.
A questo punto devo fare un inciso riprendendo una breve lettura di una pagina del Consuntivo 2011, una pagina scritta da questa stessa Amministrazione a distanza di un brevissimo periodo con il Bilancio preventivo 2012, e precisamente la pagina 38 che tratta “LA POLITICA FISCALE DELL’ENTE PER L’ANNO 2011”.
In questa pagina del Rendiconto è chiaramente scritto: “La politica fiscale seguita dall’Ente è stata caratterizzata dalla stabilità del prelievo impositivo (per imposte e tasse). Le aliquote applicate nel 2011 non hanno subito variazioni in aumento rispetto al 2010 e agli anni precedenti. La situazione economica del territorio provinciale non consente un incremento del prelievo impositivo. La scarsa situazione economica non può essere ulteriormente soffocata da ulteriori imposte”.
Fatta questa lettura di ciò che Voi avete dichiarato chiedo a Voi Assessori e a lei Presidente Monaco: “Cosa secondo voi è cambiato in meglio, in un ristrettissimo lasso temporale –fine 2011 inizio 2012-, quali sono le novità positive economico-sociali del nostro territorio provinciale che Vi hanno portato ad effettuare un incremento dell’imposta R.C.A. di 3,5 punti ed un incremento della Imposta Provinciale di Trascrizione del 10 % ?”.
A pag. 29, punto e ) sempre del Parere dell’Organo di Revisione: “Riguardo gli organismi partecipati l’ente deve dotarsi delle procedure di controllo atte ad impostare e monitorare i processi decisionali in corso nelle società partecipate direttamente ed indirettamente e degli altri organismi a cui sono affidati servizi e funzioni, al fine di essere tempestivamente a conoscenza delle evoluzioni gestionali, economiche e patrimoniali”.
Mi riallaccio a quello che ho detto in premessa sull’assenza di controllo alla Multiservizi.
Su questo punto, sig. Presidente, desidero chiarezza, tempestività e precisione. Noi dobbiamo sapere quali azioni andrete a intraprendere, visto che stiamo parlando di organismi tra i quali anche
– ATO EnnaEuno spa (vedete come ritorna l’acronimo è la stessa società che non ha versato alla Provincia i tributi incassati dal 2004 al 2010) e Sicilia Ambiente spa che, come abbiamo già visto, non hanno provveduto ad approvare il Bilancio d’esercizio o il rendiconto al 31.12.2008 per il primo e al 31.12.2009 per il secondo.
E’ importante che lei oggi assuma un impegno ben preciso, poiché in tal modo finirà uno scempio perpetrato già da molti anni. Molte spese verranno risparmiate, e sono risorse che potrebbero essere destinate ad attività proficue, pulite a vantaggio della collettività.
Anche in questo caso, cari colleghi consiglieri, ci troviamo davanti una situazione di spreco di soldi pubblici.
Su questo punto, è necessario che oggi noi consiglieri dobbiamo conoscere le modalità di scelta e chi ci rappresenta nelle società partecipate, dobbiamo sapere, e non solo noi consiglieri ma anche i cittadini, nomi e cognomi dei nominati nei vari enti, e lo vogliamo sapere ora stesso.
Le chiedo, altresì, un impegno, che se assunto Le potrà solo fare onore e tutti potranno riconoscerlo: la riduzione delle indennità di carica e la riduzione dei costi della politica dovrà essere estesa a tutte le società partecipate.
Sig. Presidente Monaco, le chiedo la stessa chiarezza per le mancate potenziali entrate dei locali che in atto sono occupati dall’Università Kore e per i quali paghiamo le tasse. Se abbiamo la forza di recuperare il giusto dovuto sicuramente potremo dare risposte immediate ai tanti lavoratori precari che le aspettano.
Sappiamo bene che c’è un contratto di comodato con il CEU, non sappiamo cosa è stato stabilito tra CEU e Università, sappiamo anche che la normativa di riferimento dà la possibilità al comodante, qualora nell’ipotesi in cui sopravvenga una necessità urgente ed imprevista da parte del comodante, di esigerne la restituzione immediata, anche in pendenza del termine convenuto. Devo proprio dire che oggi abbiamo una sopravvenuta necessità urgente ed imprevista. Penso che per prima cosa possiamo porre in liquidazione il CEU che oramai ha esaurito il proprio compito, in tal modo possiamo recuperare la quota di partecipazione pari a 160.000 euro.
Lascio comunque all’Assessore Barbarotto, che ha grande capacità in materia, il compito di districare questa matassa.
da Vivienna.it