Candidati operai, un palestinese e il 50% di non iscritti partiti
prcpdciRoma, 28 apr. (Apcom) – “I nostri candidati sono tutti eleggibili, tutti in grado di fare i parlamentari europei, da noi non ci sono specchietti per le allodole”. Paolo Ferrero presenta così i candidati di Prc-Pdci e Socialismo2000 alle elezioni europee per la lista Comunista Anticapitalista, durante una conferenza stampa con Oliviero Diliberto e Cesare Salvi. Non ci sarà il segretario, tra i candidati alle europee “il mio lavoro è già abbastanza arduo”, e nemmeno Cesare Salvi che preferisce lasciare spazio ad altri esponenti della sua formazione politica: “Io ho già una lunga esperienza politica”. Il leader del Pdci invece correrà come capolista nella Circoscrizione Centro e dietro Lidia Menapace nel Nord Est. “L’altra volta non si è candidato e siamo andati male perciò stavolta abbiamo insistito”, ha scherzato Salvi sulla candidatura di Diliberto. Capolista al Nord Ovest e al Sud sarà Vittorio Agnoletto, europarlamentare uscente del Prc, Margherita Hack, l’astrofisica, guiderà la lista nelle Isole. Nelle liste comuniste il 50% dei candidati non sono iscritti ai partiti e c’è il 42% di donne, ci saranno anche Heidi Giuliani, Alberto Burgio, docente universitario, Diana Pavlovic, attrice Rom, Massimo Villone, Bassam Saleh, della comunità palestinese, Esaq Suad Omar Sheik, della comunità somala, Giusto Catania, europarlamentare uscente, lo scrittore Valerio Evangelisti, Orfeo Goracci, sindaco di Gubbio. Tanti gli operai candidati: Ciro Argentino, della Thyssen Krupp, Antonello Mulas della Fiat Mirafiori, Cinzia Colaprico della Zanussi, Nicoletta Bracci, bracciante agricola, Ciccio Brigati, dell’Ilva di Taranto, Domenico Loffredo della Fiat di Pomigliano, Andrea Cavola della Sdl Alitalia. “Nonostante la censura mediatica – ha sottolineato Salvi – la partecipazione alle nostre iniziative è folta e combattiva, penso che la sinistra debba avere una sua autonomia dal Pd, l’altra componente della sinistra – ha aggiunto riferendosi a Sd – sostiene Bassolino, Renzi e Penati alle amministrative, io, pur rispettandoli, la penso diversamente. Dove è possibile ci si allea ma dove prevale il moderatismo meglio avere la propria autonomia e propri candidati”. “Dobbiamo abituarci a parlare con una voce sola” è l’auspicio di Diliberto che ha denunciato il fatto che Ciro Argentino insieme ad altri trenta operai che hanno fatto causa alla Thyssen sono gli unici a non essere stati riassunti: “Fino a quando chi si batte per i diritti resta disoccupato ci saremo noi a combattere contro queste ingiustizie”. Infine il leader del Pdci si è scherzosamente rivolto ai giornalisti presenti: “Votate per noi, è l’unico voto utile”.