La drammatica scomparsa di Riccardo De Lisi, suicidatosi nel luogo dove aveva lavorato fino a pochi mesi fa, al pari di una tragica dichiarazione, impone a tutti la massima attenzione sulla scia di dolore e disastri personali che la crisi economica si sta lasciando dietro.
La crisi, percepita quasi fosse un’entità astratta, genera dolore e distruzione di futuro per centinaia di migliaia di persone nel nostro paese, e continuerà indisturbata la sua opera di annientamento se non rovesciamo l’assioma che l’accompagna, obbligando chi governa a mettere in salvo uomini e donne in carne ed ossa prima dei conti e dei bilanci.
E’ troppo alto il prezzo che questa crisi ci costringe a pagare, sono troppo le vite spezzate nel silenzio e nella solitudine, sono troppe le tragedie personali legate ad una situazione sociale che pare senza via d’uscita. Occorre – dichiara Davide Ficarra Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista – anche in nome di Riccardo e dei tanti che per fragilità non hanno retto il peso delle difficoltà economiche, ricostruire una rete di solidarietà e rilanciare la lotta per far pagare la crisi a chi nel nostro paese non ha mai pagato nulla.
Rifondazione Comunista è vicina alla famiglia di Riccardo e denuncia con forza lo squallido tentativo messo in campo dai fascisti di casapound di strumentalizzare questo tragico evento. Ricordiamo a chi volgarmente ha cercato di speculare sulla sua morte, che Riccardo De Lisi è sempre stato un uomo di sinistra ed un antifascista.