Palermo 25 settembre – Cesare Terranova, il magistrato che aveva condannato all’ergastolo Luciano Liggio, cade ucciso da mano mafiosa insieme al suo agente di scorta Lenin Mancuso il 25 settembre del 1979. Sono passati 33 anni da quell’orribile giorno, anni che ci hanno riservato giornate ancora più orribili ma anche momenti in cui il popolo siciliano ha rialzato la testa opponendosi, ribellandosi e denunciando la barbarie mafiosa che grazie ad una classe politica complice delle cosche ha ammorbato la vita dei siciliani negli ultimi 50 anni. Oggi ricordiamo Cesare e Lenin, dichiarano Antonio Marotta e Davide Ficarra rispettivamente Segretario Regionale e Provinciale di Rifondazione Comunista, come due uomini delle istituzioni morti nello svolgimento del loro dovere, ma soprattutto come due compagni, due militanti di quella Sinistra che ha pagato in Sicilia un tributo di sangue altissimo nella lotta contro la mafia. Oggi anche nel loro nome e nel loro ricordo, sostengono i due esponenti di Rifondazione Comunista, occorre scrivere una pagina di storia nuova per la Sicilia mandando a casa con il voto del 28 ottobre una classe politica collusa e complice dei poteri criminali.