Il segretario di Rifondazione unico leader italiano in piazza – Ferrero sfila con i no-global “La rivolta arriverà in Italia”
di r.ma., La Repubblica di venerdì 3 aprile 2009
ROMA – «Ho manifestato a Londra perché il movimento no-global aveva e ha ragione nel denunciare le magagne della ricetta liberista. Ed è incredibile che gli stessi Paesi che hanno prodotto il disastro economico e finanziario si candidino ora a gestire la crisi». Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, è stato l´unico leader politico italiano a manifestare contro il G20 per le strade londinesi. Da lì dice che «l´ondata di ribellismo arriverà anche l´Italia».
Eppure a Londra sono state prese misure senza precedenti: una montagna di risorse e le prime nuove regole per la finanza mondiale. Le sembra poco?
«Non è un problema di quantità, bensì di qualità degli interventi. Io dico che finché saranno i Paesi più ricchi a decidere del mondo, dalla crisi non se ne uscirà. Non nego, tuttavia, che ci siano elementi positivi, per esempio la parte relativa ai paradisi fiscali. Ma insisto: non è identico se con quei miliardi si incentivi, per esempio, la ricerca sul fronte delle energie rinnovabili oppure l´energia nucleare. Non dimentichiamoci che il Fondo monetario internazionale è lo stesso che, insistendo sui processi di privatizzazione, ha distrutto le economie locali. Sicuramente nelle decisioni del G20 manca un qualsiasi accenno alla distribuzione della ricchezza. È invece una delle cause della crisi sta proprio nella polarizzazione estrema della ricchezza».
Ma lei crede che il G20 dovesse occuparsi di una diversa distribuzione del reddito? In ogni caso i manager non riceveranno più i bonus in caso di fallimento.
«Esattamente come nel passato i Grandi hanno insistito nel proporre la riduzione delle tasse, ora avrebbero dovuto indicare la strada di un inasprimento della tassazione delle rendite, dei patrimoni, dei redditi più alti. Io temo che quei mille miliardi che gestirà l´Fmi alla fine li pagheranno i lavoratori».
Arriverà anche in Italia l´onda della ribellione contro i manager?
«Se non si daranno risposte ai problemi concreti, penso proprio di sì».