su palermo.blogsicilia.it, 8 luglio 2013
L’8 luglio 1960, durante una manifestazione indetta dal sindacato, le forze dell’ordine spararono sulla folla uccidente tre manifestanti e una passante.
A distanza di 53 anni, l’amministrazione comunale e l’Associazione nazionale partigiani d’Italia Anpi hanno commemorato questa mattina in via Maqueda la strage in cui hanno perso la vita Giuseppe Malleo di 16 anni, Andrea Cangitano di 14 e Francesco Vella, operaio di 42 anni. A loro va aggiunta Rosa La Barbera, una donna di 53 anni raggiunta da uno dei tanti colpi sparati all’impazzata, mentre si apprestava a chiudere la finestra di casa.
“Per l’Amministrazione comunale – ha affermato l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania, presente alla cerimonia – è un dovere morale e civile ricordare quella strage e quelle vittime, perché quei fatti furono il risultato di una violenza di Stato che macchia la storia del nostro Paese e che mai più dovrà ripetersi.
Quelle vittime vanno ricordate – ha concluso Catania – perché le battaglie per i diritti e la democrazia che il movimento sindacale portò avanti in quegli anni, sono state la base di tante conquiste dei lavoratori e di tutti i cittadini, prime fra tutte lo Statuto dei lavoratori”.