La casa di riposo Santa Maria di Gesù ha rappresentato, per decenni, un punto di eccellenza per l’assistenza agli anziani nel nostro territorio.
Le cattive gestioni degli ultimi anni ci consegnano una struttura quasi vuota e con una montagna di debiti, i lavoratori, stabilizzati e precari, non percepiscono il loro salario e la comunità calatina vede morire un’altra realtà locale.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione il nuovo business sarà certamente legato all’assistenza agli anziani, ecco perché tutti devono fare la propria parte per salvare questa struttura,perché prendersi cura degli anziani è un dovere non un business.
Noi chiediamo a tutti di fare la propria parte, invitiamo i sindacati a sposare le cause di tutti i lavoratori, stabili e precari, e a difendere tutti i posti di lavoro, l’amministrazione comunale dovrebbe in accordo con i servizi sociali stipulare una convenzione con questa struttura difendendo così la gestione pubblica di un settore, troppo spesso considerato solo fonte di lucro, e non assistenza, infine ci rivolgiamo alla città perché non rimanga inerme a questo ulteriore decadimento sociale della nostra comunità, invitiamo, quindi, i cittadini a preferire la struttura pubblica per l’assistenza dei propri cari.
Ci chiediamo che fine abbia fatto la proposta di far diventare la casa di riposo una RSA, ciò avrebbe sicuramente portato vantaggi alla comunità e avrebbe permesso di appianare i debiti, e come mai il centro diurno esistente non viene valorizzato, ma anzi, il comune tempo fa ha indetto un bando per la costruzione ex novo di un centro diurno per anziani.
Auspichiamo che alla luce dell’importanza sociale che riveste la casa di riposo le uniche proposte in campo non siano quelle della chiusura definitiva che rappresenterebbe il fallimento delle politiche sociali, ma anzi il rilancio della stessa con una gestione pubblica vera e oculata, non facendo diventare anche quest’ultimo barlume di civiltà occasione di lucro per chi vede nel sociale solo profitto.
Il Segretario PRC-Caltagirone, Gigi Cascone
Lunedi sera a termine di un consiglio comunale sulla vicenda IPAB casa di riposo S. Maria di Gesù, le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di occupare l’aula consigliare, con il sostegno del segretario di Rifondazione Comunista Gigi Cascone, alla protesta hanno partecipato anche i consiglieri comunali Lo Nigro e Garofalo, la decisione dei lavoratori che sosteniamo totalmente, punta a chiedere di risolvere una volta per tutte, le problematiche economiche in cui da anni versa la struttura.
L’IPAB ha una secolare storia nella nostra città, la sua funzione sociale è indispensabile, la cattiva gestione degli ultimi anni ha portato alla situazione attuale, come sempre a pagare le conseguenze più gravi, saranno le lavoratici e gli anziani, crediamo che questo non possa essere accettato in una società civile, da qui la nsotra decisione di sostenere la loro protesta, che ha portato alla nomina di un commissario, atto che non risolve le questioni ma potrebbe aprire nuovi scenari, si è deciso dopo 3 giorni di occupazione di sospenderla in attesa del confronto con il commissario che avverrà, venerdi alle ore 17 presso il salone di rappresentanza del comune di Caltagirone, inutile adesso stabilire di chi siano le colpe, sicuramente della mala gestione e delle politiche clientelari durante le tornate elettorali, quello che adesso bisogna fare e dare certezze ai dipendenti dell’IPAB, per questo il PRC lotterà affinaco ai precari fino a quando la situazione non verrà risolta, siamo disposti a spostare la protesta presso la Regione Sicilia responsabile della gestione, vogliamo il rilancio sociale della struttura e la salvaguardia del posto di lavoro, tutti possiamo e dobbiamo fare di più per le nostre competenze e possibilità.
Il circolo PRC di Caltagirone, vuole ringraziare tutti gli operatori che hanno, nonostante le grosse difficoltà lavorative, senza certezze e ne stipendi, portato avanti la struttura dimostrando attaccamento e responsabilità per il proprio importante ruolo sociale svolto.
Il Prc e la sua struttura è a disposizione di tutte/i voi per le iniziative, anche ecclatanti, che serviranno per la difesa costituzionale del diritto al lavoro, non sarà un governo regionale invertebrato e frutto di alleanze di potere a cancellare questo diritto!