A maggio i cittadini europei saranno chiamati ad esprimere, attraverso il proprio voto, il loro giudizio sulle recenti politiche europee e sul modello di Europa che vogliono costruire in futuro.
LA CRISI
Nel nostro continente, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una immotivata e dannosa convergenza tra Popolari e Socialisti, su una proposta politica che ci ha consegnato un’Europa asfittica, priva di ogni prospettiva di crescita, demolita sul terreno delle politiche sociali: la chiusura degli ospedali, le sempre minori borse di studio, i tetti che crollano sulla testa degli studenti, il mancato diretto impegno dello stato nell’economia, una sempre più iniqua pressione fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati, non sono disgrazie cadute dal cielo, ma il risultato di squilibrate politiche di bilancio, che in nome di un abbattimento irrealizzabile del debito, uccidono il malato asserendo di curare la malattia.
LA NOSTRA PROPOSTA DI EUROPA
La straordinaria visita di Alexis Tsipras in Italia e l’abbraccio che il Teatro Valle occupato di Roma gli ha tributato, ci riempie di gioia ed insieme di orgoglio. Alexis è un giovane che oggi guida una forza politica di Sinistra, che in Grecia raccoglie oltre il 30% dei consensi. Un paese, la Grecia, colpito da una devastante crisi economica aggravata dalle politiche dissennate della Troika che stanno conducendo la culla della civiltà europea ad un livello di miseria che non si vedeva dall’Ottocento. In questo contesto difficile per tutti i paesi europei e per tutti i lavoratori europei – anche in Germania le grandi masse lavoratrici vivono la drammaticità della crisi e dei tagli al sociale – è maturata, da parte del Partito della Sinistra Europea, la candidatura di Alexis Tsipras alla Presidenza della Commissione. Intorno a questa candidatura, che vede insieme tutte le organizzazioni della sinistra politica e sociale, i comitati, l’intellettualità progressiva, esponenti sindacali e la società civile, prorompe su una scena politica preda del conformismo l’idea di un’altra Europa, un’Europa distante ed opposta a quanti hanno commissariato, anche nel nostro paese, le istituzioni democratiche, imponendoci governi non eletti ed espressioni di oligarchie finanziarie. Noi, i compagni francesi, tedeschi, greci, olandesi e italiani, siamo espressione di un’Europa che si oppone alle politiche di austerità e che ritiene necessario il rilancio dell’attività economica per soddisfare necessità sociali, quali il rispetto dell’ambiente e la lotta contro la disoccupazione, il precariato e la povertà: specialmente tra i giovani, le donne e i pensionati. Il nostro obiettivo è garantire i diritti umani fondamentali di tutti gli europei, uomini e donne, con l’accesso universale a questi diritti, attraverso i servizi pubblici e sistemi di difesa sociale, a gestione statale. I diritti fondamentali dei cittadini non sono dipendenti dai mercati; non devono essere lasciati nelle mani di compagnie private e mercati finanziari. L’esperienza del referendum contro la privatizzazione dell’acqua, rappresenta per noi un primo passo verso l’affermazione del principio dei beni comuni. L’obiettivo di tali diritti deve essere l’emancipazione dell’uomo e non il profitto. Inoltre, pensiamo che essi dovrebbero essere al centro degli investimenti pubblici dei fondi europei, dei bilanci preventivi degli stati, delle autorità locali, dei contributi. Siamo altresì espressione di un Europa che promuova e difenda la pace e il dialogo tra le nazioni e che rifiuti la guerra come strumento di oppressioni dei popoli.
UNITI ANCHE SUL NOSTRO TERRITORIO
Come Partito della Rifondazione Comunista, lanciamo quindi un appello per la costruzione – anche a Valguarnera – di un comitato a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras e della lista a lui collegata. Riteniamo fondamentale che, a partire da questo incontro, si possa ricostruire uno spazio politico a sinistra, capace di mettere insieme forze politiche organizzate, esperienze sindacali, comitati civici, il mondo dell’associazionismo e tutte quelle realtà che quotidianamente sono impegnate nella difesa della democrazia, del mondo del lavoro, dei beni comuni e della cultura.
La candidatura di Alexis Tsipras, è una scommessa che non noi, ma l’Europa non può permettersi di perdere.