La sede staccata dell’ufficio repressione frodi viene negata per la mancanza di fondi, e il tutto viene accettato dall’amministrazione comunale e dal Pd, anche se con rammarico, come un semplice e normale fatto burocratico?
Vorremmo ricordare al sindaco, agli amministratori tutti e al segretario/presidente avv. Di Falco che il Pd governa sia a Roma che a Palermo.
Un fatto del genere non può essere liquidato con una formale e sdolcinata nota di “rincrescimento”.
I produttori, i cittadini, vogliono da chi governa la soluzione dei loro problemi, non le passerelle dal vago sapore preparatorio per le prossime competizioni elettorali (per chi non l’avesse capito sindaco e vicesindaco sono già in campagna elettorale).
Non si può accettare, né si può stare in silenzio davanti alla spettacolarizzazione del dramma economico che la serricoltura sta vivendo, con eventi vuoti quanto a programmi come “gli stati generali dell’agricoltura”.
Cosa si farà a Roma in Commissione agricoltura?
Sindaco lei sa benissimo che tutto ciò che è politica agricola, compreso la dichiarazione di stato di calamità, si decide a Bruxelles.
Gli esponenti del Pd, Sel e Udc non vogliono capire che la politica dell’apparire e dell’occupazione delle poltrone istituzionali è respinta dalla coscienza collettiva dei vittoriesi. Per questo hanno disertato e continuano a disertare le vostre iniziative come il consiglio comunale aperto del 19 marzo, fallito, non per lascarsa organizzazione, quella era ottima, ma perché i produttori hanno capito benissimo e si sono stancati delle solite chiacchiere e delle solite passerelle.
Dal canto nostro continueremo a pretendere un impegno chiaro e deciso, una vera battaglia politica che abbia al centro le esigenze dei cittadini e non dei posticini.
Diversamente cominceremo a goderci i primi scorci di teatrino in vista delle prossime tornate elettorali.
La segreteria Giovani Comunisti-Rifondazione Comunista