Dichiarazione di Luca Cangemi, Segretario regionale siciliano PRC
E’ già possibile dare un giudizio sulle iniziative del Lombardo Ter , il cosiddetto “governo  delle riforme”,  in merito al decisivo capitolo della gestione della macchina amministrativa della regione, in particolare riguardo alle sue posizioni di vertice.  E’ un giudizio che non può che essere durissimo. Siamo in presenza di una impressionante sequela di comportamenti illegittimi e devastanti per l’interesse pubblico, frutto di una coerente strategia di colonizzazione degli apparati regionali e del soddisfacimento di interessi particolari. La designazione dei dirigenti generali è stata il festival della violazione di leggi, regolamenti e contratti, buon gusto; a partire da una nomina effettuata  prima ancora delle deleghe assessoriali e senza alcuna procedura di trasparenza e di motivazione. Si è poi continuato con l’elusione del principio della rotazione per tutti i riconfermati e  l’individuazione di 9 dirigenti generali esterni piuttosto che gli  8  possibili, con un’ interpretazione faziosa persino  della matematica. Infine  il blocco-sblocco delle nomine dei DG esterni da parte della Commissione  ad hoc, che ha “valutato” in una nottata che i curricula dei 9, per professionalità, competenza e titoli vari, non avevano corrispondenti ed eguali tra i circa 2200 dirigenti interni. Tra i membri della commissione, ciliegina sull’indigesta torta, un avvocato dell’Ufficio Legislativo e Legale, che valuta i titoli del Dirigente generale indicato per la direzione del suo ufficio….
Siamo solo all’inizio ma, del resto,  alzi la mano chi si aspettava qualcosa di diverso.
Il governo Lombardo e la nomina dei dirigenti generali – Scheda tecnica
La designazione  dei dirigenti generali è stata costellata  da comportamenti discrezionali , illegittimi , contrari al pubblico interesse. Li sintetizziamo qui , con gli essenziali riferimenti normativi.
1)La nomina dei dirigenti generali è stata decisa prima ancora delle deleghe assessoriali (in violazionedell’ art. 6 del regolamento della l.r. 19/09 ed il rimando all’art 9 della l.r. 10/00);
2) La nomina dei dirigenti generali è  avvenuta senza alcuna procedura di trasparenza e di motivazione (quali quelle  previste dalla l.r. 10/00, dal CCRL e dalla l.r. 10/91 per l’obbligo della motivazione);
3) L’elusione del principio della rotazione per tutti i riconfermati ;
4) La nomina di 9 dirigenti generali esterni invece che gli 8 consentiti secondo la quota del 30% sul totale di 28 posizioni dirigenziali
5) Il blocco-sblocco delle nomine dei dirigenti generali esterni grazie ad una commissione ad hoc, che ha “valutato” in una nottata che i curricula dei 9, per professionalità, competenza e titoli vari, non avevano corrispondenti ed eguali tra i circa 2200 dirigenti interni.