Quello che è successo nella vicenda rettifica confini è gravissimo, ma non si può fare di tutte le erbe un fascio. Antonio Palumbo di Rifondazione comunista è un consigliere che ci mette l’anima. Si porta a casa le delibere e le studia. Si confronta con i suoi compagni di partito e ne segue le scelte. Non ci sta ad essere catalogato come chi non ha rispetto per i cittadini. E a guardare bene le carte, al di là della posizione di Palumbo, la commissione comunale rettifica confini ha fatto quello che doveva fare e nei tempi giusti.
Purtroppo nel nostro Comune, l’amministratore non può permettersi di dare semplicemente disposizioni, ma le deve seguire e deve spingere tutti i giorni la macchina burocratica, se vuole arrivare allo scopo. Ci vuole interesse, se c’è tutto viene fatto nell’immediato, se non c’è sono guai seri per gli interessati del procedimento. Manganella, sappiamo bene come ha pensato di organizzare la burocrazia comunale e adesso sono i cittadini a pagarne le spese e lo faranno anche domani e chissà ancora per quanto tempo, ché i danni ci vuole poco a farli, ma per ripararli è diverso. C’è, dicevamo, un fatto gravissimo da qualsiasi punto di vista si guardi. Non è acqua fresca il passaggio di cittadinanza di migliaia di persone da una città all’altra, senza che gli interessati abbiano ricevuto un minimo di preavviso. Non può essere che si celebra il trionfo e dopo dodici mesi, si è piange sullo “zero”.
“Adesso basta – dice Antonio Palumbo – In questi giorni abbiamo assistito sulla vicenda “Favara Ovest” a dichiarazioni di ogni tipo.
I nostri concittadini che nel pieno dei loro diritti chiedono spiegazioni lo fanno con intelligenza e nel rispetto delle persone avendo la dignità di chi, colpito e danneggiato, chiede spiegazioni su i propri diritti; in questo contesto si inseriscono però interventi di pseudo operatori della politica che vomitano giudizi e parlano dell’argomento in totale ignoranza e in preoccupante mala fede.
Ritengo vergognoso il comportamento di chi in questi anni si è disinteressato completamente dell’argomento e che oggi si riscopre paladino  dei cittadini, e per di più facendo confusione e dimostrando la propria ignoranza sull’argomento.
Fare speculazione sui problemi della gente pur di apparire, mi sembra degno di chi non avendo mai prodotto niente per la città cerca di legittimarsi a gli occhi della gente cavalcando il malcontento.
Confondere le due vicende, quella della commissione rettifica confini con la vicenda del censimento e del suo iter, mi sembra molto grave.
Andiamo per ordine, la commissione Rettifica dei Confini (della quale il sottoscritto è orgoglioso di essere Vice-presidente) ha ricevuto incarico dal consiglio comunale di Favara di chiudere un accordo politico con la commissione di Agrigento sulla questione confini. Il 13 Dicembre 2012 tale incarico è stato portato a compimento, dopo 25 anni di commissioni finalmente in appena un anno la commissione ha chiuso un accordo vantaggioso per Favara, che va nella direzione di tutelare i diritti di tutti i favaresi che si vedono coinvolti nella vicenda.
Dal quel momento in poi il lavoro della commissione è ufficialmente finito, la palla passa alle amministrazioni comunali e soprattutto alla burocrazia; tutto a posto? No di certo in questo anno passato purtroppo si è perso tempo e la politica, noi in primo luogo, non è stata incisiva nel costringere il sindaco e gli uffici preposti  a fare il proprio dovere, nonostante con note ufficiali abbiamo più volte sollevato il problema e cercato di risolverlo, ci siamo resi conto che tutto ciò non è stato abbastanza poiché avremmo dovuto coinvolgere i cittadini interessati.
Seconda questione Censimento, su questa vicenda la commissione non ha nessuna responsabilità in quanto si è trattato di un iter parallelo che è andato avanti, questa volta si, speditamente e che ha visto adesso arrivare le conseguenze con il trasferimento di massa di una parte dei cittadini favaresi ad Agrigento.
Nella Conferenza stampa del 14 Gennaio abbiamo informato i cittadini di tutto l’iter seguito, abbiamo ascoltato le loro perplessità e le loro richieste, dei possibili  disagi derivanti dal trasferimento e ci siamo assunti l’impegno di portare avanti tutte le loro istanze contestualmente a quello di fare pressione per l’accelerazione dell’intero procedimento, vigilando ed incalzando non solo il sindaco di Favara, ma anche quelli dei paesi interessati dall’accordo.
Abbiamo infine chiesto l’aiuto e la partecipazione attiva dei cittadini affinché venga mantenuta alta l’attenzione sulla questione.
Chi in mala fede in questi giorni ha cercato di scaricare le responsabilità dell’accaduto sulla Commissione rettifica confini denigrando addirittura la volontà di confrontarsi con gli stessi, con la citata conferenza stampa, non solo dovrebbe vergognarsi per l’ignoranza dimostrata ma dovrebbe chiedere scusa a tutti i cittadini Favaresi che non meritano di essere strumentalizzati da chi cerca solo visibilità a discapito della verità”.
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