I componenti della Federazione Provinciale di Rifondazione comunista manifestano stupore e preoccupazione per le panchine “anti-barbone” apparse in alcune stazioni ferroviarie della nostra provincia, certamente almeno quelle di Patti e Santo Stefano di Camastra. Domandiamo se si tratta di un’iniziativa della amministrazioni comunali o delle Ferrovie.
Speravamo che simili manifestazioni d’intolleranza fossero circoscrivibili alle città “leghiste” del settentrione del nostro paese, ma evidentemente l’incapacità di pensare in modo solidale è una malattia contagiosa. Di fronte alla miseria che avanza, chi amministra dovrebbe usare meno retorica degli “ultimi” e più atti concreti verso i cittadini bisognosi e svantaggiati.
Come Rifondazione ci riconosciamo nella bella iniziativa del sindaco Accorinti che, nonostante i noti problemi di bilancio, è riuscito a dare vita a un piccolo miracolo come la “Casa di Vincenzo”. Non è certo la soluzione di ogni problema, ma segna una strada, segnala un atteggiamento diverso, e noi la indichiamo ad esempio in questo campo a tutte le amministrazioni della nostra provincia: se proprio non siete nelle condizioni di offrire un rifugio a chi non ha una casa, evitategli almeno il disagio aggiuntivo, l’offesa e l’umiliazione, di negare loro persino la possibilità di potersi riposare temporaneamente su una panchina!
Il segretario provinciale, Alfredo Crupi