Enna, 09/09/2012 – Dopo la conferma della candidatura di Antonio Giuliana, la lista della Sinistra Unita si compone di un altro nome per le prossime elezioni regionali. Si tratta di Nella Belintende, candidata di punta della Federazione della Sinistra. Trentaquattro anni, assorina ma residente a Leonforte, laureata in Scienze dell’Educazione, la giovane candidata della FdS ha già alle spalle un’esperienza politica rilevante: da sempre militante di Rifondazione Comunista, dal 2003 al 2008 è stata assessore ai servizi sociali del Comune di Assoro e, candidata nella precedente tornata elettorale regionale, è risultata prima della lista della Sinistra riuscendo a convogliare su suo nome oltre mille preferenze. Coniugata con due figli, negli ultimi anni la Belintende si è dedicata a diverse attività: ha gestito un patronato provinciale, di cui è stata anche direttrice, ed è stata impegnata nella promozione sportiva del mondo femminile, soprattutto di quelle fasce di età (40-60 anni) che molto spesso ne rimangono escluse, intrattenendo anche proficui rapporti di interscambio con il Centro di Salute Mentale.
«La candidatura di Nella rappresenta pienamente il progetto di unità della sinistra e di cambiamento della Sicilia che stiamo costruendo assieme a Claudio Fava – dichiara Carmelo Albanese, del Comitato Politico Regionale del PRC/FdS -. In un panorama di campagna elettorale tetro e desolante siamo sicuri che Nella possa raccogliere il consenso di tutti quei cittadini liberi che, stanchi della gestione affaristico-clientelare della cosa pubblica che ha contraddistinto l’ultimo decennio di vita della Regione Siciliana, hanno il coraggio di alzare la testa e dire “Basta!”».
«Con questa candidatura, inoltre – conclude Albanese -, la Federazione della Sinistra dimostra ulteriormente di praticare quel rinnovamento che gli altri semplicemente evocano: difatti, Nella è la più giovane candidata della provincia di Enna e, soprattutto, l’unica donna non inserita in lista per un mero obbligo di legge. Su Nella Belintende noi facciamo un investimento politico che ci auguriamo possa far riflettere tutte le donne della nostra provincia, troppo spesso utilizzate dai partiti esclusivamente per raccattare voti da mettere al servizio del potente uomo di turno».