In queste settimane, abbiamo assistito ad una rivolta del popolo libico contro il dittatore Gheddafi. Una rivolta che chiede libertà e giustizia sociale, repressa violentemente, a cui va tutta la nostra solidarietà.

Appare abbastanza ipocrita l’atteggiamento delle potenze occidentali, soprattutto del governo italiano, che prima hanno sostento Gheddafi e poi lo hanno strumentalmente scaricato. Infatti per anni gli Stati europei hanno stretto con Gheddafi accordi politici ed economici e venduto le armi che ha utilizzato nelle sue politiche contro i migranti, incentivate dal governo Berlusconi, e che oggi usa contro chi si ribella. Ora magicamente tutti i suoi ex partner lo definiscono un dittatore pazzo e sanguinario da isolare e addirittura da combattere.

Assistiamo con preoccupazione ad una campagna dei Paesi occidentali guidata dagli USA tesa a sollecitare e giustificare un intervento militare esterno. Sarebbe infatti l’ennesima tragedia sulla pelle del popolo libico. In alcun modo un intervento militare guidato dalla NATO, dagli USA o da potenze ex coloniali come quelle europee, avrebbe finalità umanitarie ma rappresenterebbe solo un tentativo di ricolonizzazione e di occupazione, come già fatto in Kosovo nel 1999. L’occidente infatti utilizzerebbe come pretesto lo scontro in atto in Libia per portare avanti il reale obiettivo di rimettere le mani sul petrolio e sul gas di quel paese, dando vita ad un neo-imperialismo. Si tratta di un calcolo cinico e per questo inaccettabile!

Il nostro sostegno va ad una Libia autodeterminata, unita, indipendente, democratica, solo alternativa ai progetti di spartizione e di balcanizzazione che la renderebbero facile preda della voracità delle multinazionali.

I Giovani Comunisti/e si opporranno nel modo più netto a qualsiasi tentativo di giustificare nuove guerre ed avventure militari e lanciano un appello a tutte le forze politiche, sindacali, sociali, democratiche e di sinistra affinché prendano una posizione contro ogni forma di intervento militare e contro ogni progetto neo-coloniale!

Giovani Comunisti/e Palermo