Dopo la risposta al nostro comunicato da parte dell’amministrazione Lo Biundo, ci sentiamo in dovere di fare alcune precisazioni. Evidentemente con la medesima superficialità con cui amministra il nostro paese la giunta comunale ha letto e risposto alle nostre perplessità. Noi non abbiamo voluto “sparare nel mucchio” ma abbiamo soltanto mostrato preoccupazione per le indiscrezioni giornalistiche  riguardo ai presunti rapporti che alcuni personaggi della politica partinicese, tra i quali anche qualche consigliere comunale, intrattenevano con alcuni uomini arrestati nella recente operazione antimafia, denominata “The End”.

La nostra storia sicuramente non è fatta di omertà e nemmeno di compagni rinviati a giudizio o condannati per reati mafiosi, ma rivendichiamo con orgoglio l’eredità di compagni come Pio La Torre e Peppino Impastato, al contrario di una politica, come quella che sostiene questa giunta, che è fiera della propria contiguità a gente dal profilo etico e morale dubbio, come Antinoro, già rinviato a giudizio, e Cuffaro, condannato in appello ad 7 anni per favoreggiamento aggravato dall’avere agevolato la mafia.

Comunque viste le incomprensioni, reiteriamo brevemente e in forma ancora più esplicita, dopo dovuti approfondimenti, alcuni dei nostri dubbi:

– Ritiene questa amministrazione che siamo omertosi se diciamo che un consigliere comunale, fedelissimo del sindaco, non disdegna di manifestare pubblicamente sul più famoso social network, Facebook, la sua amicizia con l’arrestato Alessandro Arcabascio,  imprenditore dell’impresa “Edil Village srl”, che, a quanto pare, deteneva il monopolio della fornitura del cemento nel territorio? Avete ancora bisogno che scriviamo il suo nome e cognome per convincervi che dentro la vostra maggioranza esistono ambiguità e collusioni?

– L’amministrazione ritiene che l’assegnazione del bene di via Fermi, vicenda che evidentemente spera di far cadere nell’oblio, sia stata effettuata nella più assoluta trasparenza? Come mai all’ATI vincitrice del bando è stato assegnato il massimo punteggio in quanto esperienza sui beni confiscati, quando invece il bene di c/da Albachiara, per il quale l’ass. Gatto Silvestro ha beneficiato di tale positivo punteggio, è nel più completo abbandono? Come si può realizzare un’Associazione TEMPORANEA d’impresa per un’assegnazione della durata di 30 ANNI con addirittura la possibilità che la concessione venga rinnovata?

L’amministrazione parla di volontà di lottare contro la criminalità organizzata e contro la cultura mafiosa, di sostenere gli imprenditori locali che vogliono ribellarsi al racket. Ma chiediamo: secondo voi, la gente di Partinico, i commercianti in primis, chiederanno mai l’aiuto di un’associazione antiracket (che l’amministrazione si dice intenzionata a costituire) o la gente crederà mai ai messaggi che questa politica ha la presunzione di lanciare, non avendo l’assoluta certezza della loro onestà, integrità morale, etica e politica nella gestione della cosa pubblica? Noi pensiamo di no. Nè vale gridare platealmente dal balcone del Palazzo Comunale che la “mafia è una montagna di merda”.

In attesa di ricevere concrete risposte, non possiamo non cogliere questa occasione per ricordare che, a proposito di lotta culturale alla mafia, aspettiamo ancora ormai da anni l’intitolazione delle vie di Partinico a gente come Danilo Dolci, Turiddu Termini, Cola Geraci, Giuseppe Casarrubea, Vincenzo Lo Iacono, protagonisti nel nostro paese di battaglie per la legalità, per il lavoro, insomma per un futuro migliore, la cui attività andrebbe valorizzata proprio per dare alla società civile dei modelli positivi della pagina migliore della storia di Partinico.

Partinico 09/12/2010

Giovani Comunisti/e – circolo “Peppino Impastato” di Partinico